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Meloni attacca l’Ue: “Quello che spetta all’Italia viene riconosciuto solo se il governo si adegua”

Pubblicato: 04/07/2024 22:47

“Per il futuro – ha osservato Meloni – non credo che durerà questo tentativo di mettere la polvere sotto il tappeto perché la maggioranza è molto fragile e penso che quando i provvedimenti arriveranno in Parlamento europeo la maggioranza inevitabilmente si sposterà verso destra e a quel punto riusciremo a dare qualche soddisfazione ai cittadini per le indicazioni che ci hanno dato con le elezioni”.
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“Diciamoci la verità: non è che in passato ha funzionato questa tecnica della sinistra, perché cinque anni fa, quando il governo era pienamente inserito in questa maggioranza ed era totalmente supino alle scelte di quella maggioranza europea, l’Italia non ha preso né uno dei massimi incarichi europei e – dico di più – neanche uno dei vice presidenti della commissione, che erano sette. Non mi pare che sia una tecnica che ha funzionato”, ha spiegato Meloni. “Io penso che sia molto più serio dire le cose come le si pensa: perché le persone ti rispettano se sei credibile, onesto e coerente”, ha aggiunto la presidente del Consiglio.

“Intanto non sono d’accordo né sul metodo né sul merito ed è per quello che non ho votato l’accordo che alcuni hanno ritenuto di fare sulle massime cariche europee. Qui in Italia qualcuno diceva: bisogna adeguarsi perché poi si va a trattare e si cerca di portare a casa un risultato migliore. Io rifiuto questo racconto”, ha continuato Giorgia Meloni. “Rifiuto l’idea che quello che spetta all’Italia venga riconosciuto solo se il governo si adegua. Se esiste ancora un’Unione europea, all’Italia va riconosciuto quello che le va riconosciuto banalmente perché è la terza economia europea, un Paese fondatore, la seconda manifattura d’Europa, ed è pure tra le grandi nazioni europee quella con il governo più stabile”, ha aggiunto la presidente del Consiglio.

“Ci sono delle debolezze che si sommano e c’è una tendenza del sistema a conservarsi, come accade qui in Italia, accade anche in Europa. Si sta cercando di nascondere la polvere sotto il tappeto pensando che si possa fare finta di niente e non tenere conto delle indicazioni che arrivano dai cittadini, che si possa continuare con le politiche che abbiamo visto finora nonostante i cittadini abbiano chiesto un significativo cambio di passo, un’Europa molto più pragmatica, meno ideologica, meno invasiva, che non sta lì a dirti che macchina puoi guidare, quanta terra puoi coltivare, che cosa devi mangiare, come devi ristrutturare la casa: quello che abbiamo visto in questi anni”, ha detto la premier. “Si tende a mantenere quella realtà, io temo non funzionerà”, ha aggiunto la presidente del Consiglio.

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