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Italia, 20 miliardi alla Germania: la trattativa choc. Cosa stiamo comprando e perché

Pubblicato: 05/07/2024 15:19
carri armati

Parliamo di una trattativa senza precedenti, di numeri vertiginosi e di “prodotti” che mettono davvero paura e che pongono molti interrogativi. Secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Handelsblatt, che cita fonti interne alle aziende coinvolte, l’Italia sarebbe pronta ad acquistare 550 carri armati Panther e Lynx dall’azienda tedesca Rheinmetall. L’accordo è sulla base di 20 miliardi di euro. Come spiega Stefano Baudino su L’Indipendente, se portato a termine, “il contratto potrebbe rappresentare il più grande ordine di blindati della storia dell’impresa di armi”. Per la parte italiana c’è l’azienda Leonardo che con Rheinmetall ha annunciato un “accordo strategico” per lo “sviluppo della nuova generazione di sistemi di difesa terrestre”, una joint venture paritetica il cui 60% delle attività sarà realizzato in Italia.
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Nella nota congiunta, Rheinmetall e Leonardo hanno spiegato che la finalità dell’accordo su questi carri armati è “lo sviluppo industriale e la conseguente commercializzazione del nuovo Main Battle Tank (MBT) e della nuova piattaforma Lynx per il sistema di combattimento della fanteria corazzata (AICS), nella cornice dei programmi di sistemi di terra dell’Esercito Italiano”. L’Esercito Italiano avrà dunque in adozione il nuovo tank di Rheinmetall KF-51 Panther, al posto del Leopard 2A8, e del veicolo corazzato da combattimento per la fanteria b, già ordinato dall’Esercito Ungherese. Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, ha affermato che “la tecnologia e le sinergie industriali tra Leonardo e Rheinmetall rappresentano un’opportunità unica per sviluppare Mbt e veicoli di fanteria all’avanguardia”.

Baudino analizza i numeri e evidenzia che “Leonardo ha fortemente beneficiato degli effetti dello scoppio dei conflitti in territorio russo-ucraino e sul versante Mediorientale. L’azienda ha infatti chiuso il 2023 con risultati record, registrando ordini sopra le previsioni a 17,9 miliardi di euro (+3,8%) e ricavi per un ammontare di 15,3 miliardi (+3,9% rispetto al 2022), evidenziando una crescita di tutte le divisioni”. Infine, “se nel 2013 il fatturato militare era pari al 49,6%, solo dal 2017 al 2022 ha registrato un clamoroso boom, alzandosi dal 68% all’83%”.

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