Mentre in Francia si è chiusa la brevissima campagna elettorale per il secondo turno delle elezioni politiche, stanno crescendo fra gli analisti le preoccupazoni per eventuali disordini che potrebbero nascere dopo il voto. Il Paese transalpino sembra diviso fra una destra integralista e l’estrema sinistra, con lo sconfitto Macron a guidare un centro in caduta libera. Lo stesso Presidente francese ha lanciato una coalizione per contrastare l’ascesa di Marine Le Pen, mettendo nello stesso calderone forze con idee e posizioni del tutto opposte. Un minestrone che non piace affatto a Massimo Cacciari, che infatti si è espresso con la consueta schiettezza. “Ma di cosa parliamo?”, ha tuonato il filosofo riguardo alle mosse di Macron e della sinistra. “E’ la milionesima volta che in Francia si mettono tutti assieme per fermare la Le Pen, ma Macron ha già dichiarato che non governerebbe mai con la sinistra, con cui non vuole avere nulla a che fare”.

Sull’idea che anche in Italia si possa creare un fronte anti-Meloni che raccolga tutte le forze che si oppongono alla destra, Cacciari va giù durissimo: “Come si può pensare di fare una cosa del genere in Italia? Così il centrosinistra sarebbe destinato al nulla“. Il filosofo prosegue con sarcasmo: “Possono anche cantare tutti insieme Bella Ciao da un palco, ma dopo che si fa? Non si può continuare così. Io non voglio che governino Meloni e Le Pen, ma una coalizione del genere quanto potrebbe reggere? Per governare servono le idee, non le pregiudiziali ideologiche”. Quindi, secondo Cacciari quello che manca alla sinistra italiana (e francese) è un progetto. “Non ci si può limitare a dire che si è a favore del verde. Servono risposte”, ha concluso il filosofo. “Si torna alla necessità di chiarire la propria posizione sui grandi temi: solo così si costruiscono le coalizioni”.