
La Francia si prepara ad una notte di alta tensione, con i risultati delle elezioni politiche attesi questa sera. Il governo ha dispiegato un massiccio contingente di 30mila agenti per prevenire e arginare ogni potenziale disordine. Gli ultimi sondaggi offrono un quadro frammentato, con l’estrema destra in difficoltà: 170-210 seggi secondo Ifop e 175-205 secondo Ipsos, ben lontani dalla maggioranza assoluta di 289 deputati. L’alleanza delle sinistre si attesta tra 155 e 185 seggi per Ifop e tra 145 e 175 per Ipsos. Il blocco centrale di Ensemble segue con 120-150 seggi secondo Ifop e 118-148 per Ipsos.
22: 00 – Attal si dimette
Il primo Ministro Attal ha rassegnato le dimissioni dall’incarico che ricopriva dal 9 gennaio 2024. Le sue parole: “Sapevo di avere davanti tre rischi: la maggioranza dell’estrema sinstra, quello dell’estrema destra e quello della scomparsa del blocco centrista. Bene, nessuno di questi si è realizzato», ha dichiarato il primo ministro dimissionario, «questa sera la mia corrente politica repubblicana ha dimostrato di essere viva e vegeta. A tutti i candidati di Ensemble, quelli che hanno vinto, quelli che hanno perso e quelli che si sono ritirati dal secondo turno, voglio esprimere la mia gratitudine, il mio affetto e la mia lealtà”
21.30 – Marine Le Pen: “Vittoria solo rimandata”
Marine Le Pen ha rotto il silenzio post voto per dichiararsi di fatto non sconfitta: “La marea continua a salire, la nostra vittoria è solo rimandata”
21. 00: Partito Socialista: “Occorre cercare coalizione“
Faure ha aperto a coalizioni, al c9ntrario di Melenchon: “Lo dico stasera, ci presteremo a qualsiasi coalizione degli opposti. Il Nuovo Fronte Popolare deve farsi carico di questa nuova pagina della nostra storia”
20:40 Il portavoce di Rassemblement National: “Deluso, l’effetto delle alleanze è stato innaturale”
Il portavoce del Rassemblement National (Rn), Sebastien Chenu, si è detto “deluso” dai risultati del secondo turno delle elezioni legislative, sottolineando che – a suo parere – la Francia “è sprofondata nel pantano” a causa di “alleanze innaturali”. “Saremo un’autentica forza di opposizione, i macronisti hanno finito per eleggere il Nuovo Fronte Popolare”, ha aggiunto commentando il terzo posto della forza politica guidata da Bardella e Le Pen
20:31 Entourage Macron: “Prudente, il risultato non chiarisce chi governa”
Emmanuel Macron invita alla “prudenza” dopo l primi risultati delle elezioni legislative. Secondo quanto dichiarato dal suo entourage all’Afp, citato dai media locali, le cifre uscite dalle urne non rispondono alla domanda su “chi governerà”
19:51 – Media svizzeri: Le Pen terza, avanti fronte popolare
Secondo la Tribune de Geneve, sia Ifop che l’istituto Opinion Way vedono Le Pen perdente. Secondo una rilevazione condotta da Ifop per Tf1, sarebbe addirittura prima l’Nfp con 175-215 seggi, seguito da Ensemble con 150-170 seggi, mentre Rn sarebbe terza con 130-160 seggi. Le ne avrebbe 59-94.
19:35 – Media in Belgio: “Non ci sono i seggi sufficienti per maggioranza assoluta di RN”
Il Rassemblement National (Rn), il partito di estrema destra della Le Pen, non conquisterebbe la maggioranza assoluta nella nuova Assemblea nazionale. È quanto indicano gli exit poll pubblicati dai media belgi, che diffondono i dati sulle elezioni legislative francesi sulla base delle informazioni raccolte nei piccoli centri, dove i seggi si sono chiusi alle 18, mentre nelle grandi città si voterà fino alle 20. Secondo l’emittente pubblica belga Rtbf, Rn ed i suoi alleati conquisterebbero tra 210 e 228 seggi, lontani da 289 che è la quota per la maggioranza assoluta. Per un altro media, La Libre, che cita un sondaggio di Ipsos, Rn ed i suoi alleati otterrebbero 228 seggi, il Nuovo Fronte popolare 161, Ensemble 124, i Repubblicani ed altri partiti di destra 50. Secondo un altro sondaggio pubblicato da La Libre Belgique e condotto dall’istituto Harris, a Rn andrebbero tra i 210-260 seggi, all’Nfp 140-190, a Ensemble 70-120, a Lr 30-50.
18:30 – Marine Le Pen sull’ipotesi primo ministro Bardella e i rapporti con la Russia
Marine Le Pen ha promesso che se ci fosse un primo ministro del suo partito, cioé Bardella, questo impedirà a Kiev di usare armi a lungo raggio fornite dalla Francia per colpire la Russia: “Se Emmanuel Macron vuole inviare truppe in Ucraina e il primo ministro è contrario, allora non verranno inviate truppe in Ucraina”.
17:11 – Affluenza record alle 17
I dati confermano una grande partecipazione al voto, che alle 17 è del 59,7%. Si conferma dunque il boom di affluenza già registrato alle 12. La crescita rispetto al 2021 è di 21 punti percentuali. Occorre risalire al 1981 per trovare un dato più alto.
Francia, i primi instant poll
Nessuna maggioranza assoluta per il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella. Stando ai primissimi instant poll a urne aperte che arrivano dagli istituti di sondaggi francesi, al secondo turno delle elezioni legislative in Francia, la destra di Le Pen e Bardella dovrebbe fermarsi complessivamente tra i 205 e i 225 seggi all’Assemblea Nazionale di Parigi. La maggioranza assoluta è di 289 seggi su un totale di 577. Il Nuovo fronte popolare di sinistra, grazie alla desistenza in molti collegi elettorali con Ensemble del presidente Emmanuel Macron, viene accreditato tra 190 e 210 seggi, mentre il partito del presidente si dovrebbe fermare tra 140 e 160.
12:00 – Affluenza, a mezzogiorno dato già alto rispetto al passato
Alle 12 il tasso di affluenza alle urne è salito al 26,63% rispetto al 25,9% del primo turno, come indicato dal Ministero degli Interni. Si tratta del dato più alto per le elezioni legislative dal 1981 (quando si registrò un’affluenza del 28,3%).
I patti di desistenza tra centristi e sinistra sembrano aver frenato il Rassemblement National. Il partito di Marine Le Pen, che ha ribadito in un’intervista alla CNN la sua posizione contro l’invio di armi alla Russia e truppe francesi in Ucraina, è inciampato in una serie di gaffe su candidati impresentabili, dimostrando di non essere “pronto” come dichiarato.
Sull’esito finale del voto pesa l’incognita dell’astensione di elettori orfani dei loro candidati e che potrebbero non aderire al “fronte repubblicano”. Incerta è anche una possibile contro-mobilitazione degli elettori del Rassemblement National di fronte al rischio di una “vittoria rubata”, come ha iniziato a sostenere Le Pen. “I flussi e i comportamenti elettorali non sono aritmetica”, avverte Frédéric Dabi, direttore dell’Ifop, invitando alla prudenza sui pronostici.
8:00 – Ballottaggio, come funziona: quando escono i primi dati
I risultati del ballottaggio che appariranno alle 20 con i primi exit poll sembrano preludere a possibili scontri di piazza. A Parigi, prima della chiusura domenicale, i negozi hanno blindato le vetrine con lastre di metallo. Tra place de la République e Bastille, i distributori bancomat sono inaccessibili o smontati. Il timore è che, in serata, gruppi di black bloc possano unirsi a bande delle banlieue per scatenare guerriglie con la polizia. Durante la campagna, sono stati 51 i candidati o i militanti aggrediti. Il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, ha sottolineato che la minaccia terroristica è “estrema” in tutto il Paese, soprattutto in vista delle Olimpiadi.
La chiusura della campagna è stata segnata da una polemica tra il premier Gabriel Attal e il Journal du Dimanche. La testata ha sostenuto che il governo stava per sospendere la controversa legge sull’immigrazione per favorire un dialogo tra macronisti e sinistra in vista di una possibile coalizione. “Fake news”, ha tuonato Attal, denunciando “metodi trumpiani”.
In una Francia divisa e in fibrillazione, l’attesa per i risultati si fa sempre più febbricitante, con l’Europa che osserva attentamente.