
Il mondo degli sport invernali è stato colpito dalla tragica scomparsa di Piermario Calcamuggi, uno dei tecnici più rinomati dello sci internazionale. Calcamuggi è deceduto nel pomeriggio di sabato a seguito di un improvviso peggioramento delle sue condizioni di salute, poco dopo un intervento di routine al cuore che inizialmente era riuscito perfettamente. Aveva 74 anni. Dopo l’intervento, Calcamuggi aveva avuto l’opportunità di parlare con la moglie Ita e i figli, Matteo ed Elisa, promettendo loro un incontro imminente nella loro casa a Champoluc. Tuttavia, il suo quadro clinico ha subito un brusco deterioramento che ha portato alla sua morte.
Piermario Calcamuggi è stato una figura centrale nello sci azzurro dei primi anni ’90, durante i quali ha guidato una squadra di atleti di spicco come Deborah Compagnoni, Lara Magoni, Isolde Kostner e Sabina Panzanini. Con il suo contributo, l’Italia ha ottenuto significativi successi alle Olimpiadi di Albertville ’92 e Lillehammer ’94, nonché una memorabile tripletta nel gigante di Narvik nel 1996. La Federazione Italiana Sport Invernali ha appreso “con grande dolore la notizia della scomparsa di Calcamuggi e si stringe alla famiglia in questo triste momento. Alla famiglia Calcamuggi arrivino le più sentite condoglianze del Presidente Roda, del Consiglio federale, dei tecnici, degli atleti e dello staff intero”.
Leggi anche: Tragedia durante il Giro dell’Austria: André Drege muore a 25 anni dopo una terribile caduta
Il ricordo di chi l’ha conosciuto

Un uomo di grande valore, un allenatore esperto a capo dello sci azzurro che tanto ha vinto in quegli anni. “Come un fulmine a ciel sereno mi è giunta la notizia della repentina scomparsa del nostro Direttore Tecnico della squadra nazionale di sci Piermario Calcamuggi – è il commento social di Lara Magoni -. Ho provato un tonfo al cuore, i brividi mi hanno attraversato il corpo. Con lui se ne va un pezzo di storia della montagna, una persona meravigliosa. Con lui abbiamo condiviso momenti straordinari e indimenticabili, raggiungendo importanti risultati”.
Lo ricorda anche Simona Novara, oggi nello staff dello sci club Sestriere: “Ero una delle più giovani in quegli anni – dice -. Ricordo che Calca ha sempre avuto un occhio di riguardo per le più giovani e cercava di portare in Coppa del Mondo chi meritava, anche me e Isolde che eravamo in C. Ha sempre creduto in me, un tecnico molto presente, ma anche severo, che però sapeva dare la giusta importanza a tutte. Aveva una passione infinita, che ha trasmesso a tutte”.
Calca – così chiamato nel suo mondo, quello dello sci e dello sport – porta con sé un pezzo di storia dello sci alpino. Lascia la moglie Margherita, la figlia Elisa, per moltissimi anni giornalista di Sky Sport al seguito della Coppa del Mondo, il figlio Matteo guida alpina e maestro di sci.