Il presidente della Liguria, Giovanni Toti, non si ricandiderà alle prossime elezioni regionali previste per l’anno prossimo. L’annuncio, che ha scosso il panorama politico regionale, è stato dato dal suo legale, Stefano Savi, al termine di un’udienza davanti al tribunale del Riesame. Toti, agli arresti domiciliari dal 7 maggio, ha richiesto la revoca della misura cautelare o, in subordine, il divieto di dimora a Genova o l’obbligo di residenza nella sua abitazione ad Ameglia. Tale revoca non è stata concessa.
Savi, legale di Toti: “Un rischio né attuale né concreto”
“Quanto alle elezioni – ha dichiarato Savi – le prossime previste riguardano il rinnovo del Consiglio Regionale e non possono ritenersi un rischio né attuale, vista la distanza di un anno e tre mesi dalla loro celebrazione, né concreto, visto che Giovanni Toti non parteciperà”. Questo annuncio ha ufficialmente aperto la corsa alla successione nella guida della regione Liguria.
Il ritiro di Toti dalle elezioni rappresenta un importante cambiamento nel panorama politico ligure. Giovanni Toti, figura di spicco della politica regionale e nazionale, ha guidato la Liguria per due mandati, contribuendo in modo significativo allo sviluppo della regione. La sua decisione di non partecipare alle prossime elezioni crea un vuoto che diverse forze politiche cercheranno di colmare.
Le reazioni all’annuncio del ritiro di Toti non si sono fatte attendere. Mentre alcuni esponenti politici esprimono rispetto per la decisione del governatore, altri vedono in questo ritiro un’opportunità per rilanciare le proprie candidature e proposte politiche. La Liguria si prepara quindi a vivere una fase di intensa competizione politica, con nuovi volti pronti a emergere.
Dal punto di vista legale, Toti spera in una revisione della sua situazione attuale. La richiesta di revoca degli arresti domiciliari o di misure alternative come il divieto di dimora a Genova sarà valutata dal tribunale del Riesame. La decisione della magistratura avrà un impatto significativo sulla vita privata e pubblica del governatore uscente.