
Addio a Daniele Repetto, storica firma del giornalismo italiano. Genovese di origine, Repetto, 75 anni, è morto nella notte a Roma, al termine di una grave malattia. La sua carriera è stata lunga e prestigiosa: per molti anni è stato vice direttore dell’agenzia Adnkronos e poi direttore editoriale del Gruppo Gmc. Figura di spicco nel mondo dell’informazione, Repetto ha lasciato un segno indelebile. Per le edizioni Adnkronos ha pubblicato il volume ‘Il clandestino è finito‘, un’opera importante sulla dissociazione politica dal terrorismo. Non solo, ha anche curato vari studi sul terrorismo nazionale e internazionale, dimostrando una competenza unica e una passione per il giornalismo investigativo. Grazie al suo contributo sono nati i libri che hanno celebrato prima i 50 e poi i 60 anni dell’agenzia, testimoniando il suo impegno costante e la sua dedizione al mondo dell’informazione.
Leggi anche: “Sono rimasta incinta da adolescente e lui mi ha mollata…”. Le confessioni inedite di Mara Venier
Daniele Repetto era un uomo di ironia e rigore. Con la sua battuta tagliente e la calma olimpica, non aveva bisogno di alzare la voce per farsi rispettare. Anche nelle situazioni più concitate, la sua presenza era rassicurante, un punto di riferimento saldo e sicuro per i cronisti dell’Adnkronos che si sono affacciati alla professione fin dagli anni ’90. Repetto era l’interlocutore dalla risposta definitiva e rassicurante, la cui autorevolezza derivava non dalla vanagloria, ma dal quotidiano e instancabile impegno.