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“Amare significa donare tempo”: il nuovo libro di Roberto Mancini

Pubblicato: 09/07/2024 16:09

Amare significa far dono del nostro tempo. Non è dunque solo un sentimento, ma la capacità di uscire dal nostro egocentrismo per aderire alla vita e aprirsi alle sue possibilità in comunione con gli altri. La vede così il filosofo e scrittore Roberto Mancini che ieri sera all’Auditorium della Mole Vanvitelliana di Ancona ha tenuto un’applaudita conferenza su ‘L’amore e il mistero del tempo’ nell’ambito della 27/sima edizione del Festival del Pensiero Plurale il cui cartellone estivo è intitolato quest’anno ‘Percorsi d’amore’.

Stimolato da Antonio Luccarini, curatore della rassegna, Mancini titolare della cattedra di Filosofia teoretica all’Università di Lettere e Filosofia di Macerata (di cui è stato anche vicepreside) e autore di numerosi libri di successo è partito dal presupposto che amare è un’azione generativa, un andare verso l’altro (‘più che dire ti amo bisogna dire imparerò ad amarti’), che è tutto il contrario dell’appropriazione dell’altro la cui estremizzazione vediamo nei femminicidi. Dunque un pensiero di vita e non di morte, un darsi non un ritirarsi, che è strettamente connesso col tempo che gratuitamente ti dono.

Un tempo dedicato non solo al singolo, ma anche alla comunità sociale, ai nostri figli e soprattutto ai giovani.
Secondo Mancini i rapporti tra le persone sono basati oggi sul potere e sulla competizione, dunque sulla violenza dell’uno sull’altro che genera disgregazione sociale e priva le persone di un centro interiore costringendole ad aderire ad una società psicotica.

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