
«Forse è successo qualcosa che potevamo gestire meglio…». Così Jannik Sinner, il nostro promettente talento del tennis, ha riflettuto sulla sua recente sconfitta contro Daniil Medvedev a Wimbledon. E se vi state chiedendo cosa sia andato storto, beh, preparatevi a una disamina che mescola virus, freddo e una bella dose di sfortuna.
L’attacco del virus e la notte insonne
Sì, avete capito bene, un maledetto virus ha deciso di fare il suo ingresso in scena proprio alla vigilia del quarto di finale. Come se non bastasse, ha privato il nostro eroe del sonno necessario per affrontare Medvedev in piena forma. Insomma, una notte insonne e un risveglio già con il mal di testa, e la partita è diventata un incubo annunciato.
L’amore al freddo
E poi c’è il capitolo amoroso. Ah, l’amore! Anna Kalinskaya, la dolce metà di Jannik, ha voluto il suo cavaliere a bordo campo durante le sue partite. Ma chi avrebbe potuto prevedere che Londra, nota per il suo clima tropicale (scherzo!), avrebbe accolto il nostro tennista con freddo e pioggia? Probabilmente nessuno ha detto a Jannik che l’amore può scaldare il cuore, ma non tiene lontani i raffreddori. Forse un po’ di cautela in più e una sciarpa avrebbero fatto comodo.
La maledizione del quinto set
Non è la prima volta che il quinto set si trasforma in un campo minato per Sinner. Le statistiche sono impietose: 5 sconfitte nelle ultime 6 partite che si sono protratte al set decisivo. E mentre a Melbourne contro Medvedev è riuscito a ribaltare la situazione, stavolta a Londra le cose sono andate diversamente. Forse un po’ di yoga o meditazione potrebbe aiutare, perché a quanto pare, il fisico e la mente di Jannik non amano i finali thriller.
La lezione da imparare
Cosa possiamo imparare da tutto questo? Che anche i migliori hanno i loro giorni no, e che forse una giacca a vento e una sciarpa potrebbero essere il segreto per vincere Wimbledon. Sinner ha dimostrato di saper combattere, ma deve ancora perfezionare l’arte di gestire i colpi di scena, che siano virus o il cuore in subbuglio per amore.
In fin dei conti, Jannik Sinner ha fatto del suo meglio in condizioni tutt’altro che ideali. E mentre il pubblico italiano sognava una vittoria, la realtà è stata un po’ diversa. Ma non disperiamo: la prossima volta lo vedremo in campo con la determinazione di un leone e, speriamo, con una buona dose di vitamina C in tasca. E chissà, magari anche con Anna al suo fianco, ma stavolta ben coperta!
Alla prossima, Jannik. Noi ti aspettiamo, e speriamo che il prossimo virus decida di fare le ferie altrove.