
Giorgia Meloni si trova a fronteggiare una crescente ostilità da parte di Matteo Salvini, che sembra determinato a destabilizzare la sua leadership. Il sospetto di Meloni è che Salvini stia agendo come braccio operativo di Donald Trump in Italia, simile al ruolo di Viktor Orbán in Europa, cercando di influenzare il governo a favore di Putin. Questo sospetto si intensifica con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali americane del 4 novembre, temendo che una vittoria di Trump possa compromettere ulteriormente la sua linea filo-ucraina.
Salvini ha colpito Meloni sul suo terreno forte, l’atlantismo, sfruttando l’apparente ritiro di Joe Biden e l’isolamento di Rishi Sunak. Salvini ha attaccato la politica estera di Meloni durante un summit, sostenendo che inviare più armi in Ucraina prolunghi la guerra, in contrapposizione alla filosofia della premier.
Meloni, da parte sua, ha intenzione di rafforzare l’impegno italiano nella difesa, aumentando la spesa fino all’1,6% del PIL entro il 2025, un incremento che dovrebbe essere facilitato dalle nuove regole del Patto di stabilità. Sarà Giancarlo Giorgetti a presentare il piano di rientro, chiedendo alla nuova Commissione di approvare la proposta.
Salvini, intanto, sembra prepararsi per un’altra offensiva, questa volta sulla manovra economica, proponendo aumenti salariali e una riforma delle pensioni, in contrasto con l’austerità di Meloni. Questa sfida economica si aggiunge alla crescente preoccupazione di Meloni per la posizione internazionale dell’Italia. Nonostante le rassicurazioni pubbliche, Meloni teme l’influenza di gruppi filoputiniani sostenuti da Salvini.
I problemi per Meloni sono molteplici e crescenti: la tensione geopolitica, un possibile tracollo nel referendum sul premierato, e le finanze statali in crisi. Questi fattori potrebbero spingerla a valutare l’ipotesi di elezioni anticipate per ridimensionare l’influenza di Salvini. Tuttavia, per prendere una decisione definitiva, Meloni attende di capire le mosse degli Stati Uniti, in particolare il possibile ritiro di Biden e il destino politico di Trump.
Prima del summit Nato, Meloni cerca un momento di tregua visitando uno dei musei Smithsonian con la figlia, ma la guerra politica con Salvini sembra destinata a intensificarsi.