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Morta bimba di 2 anni, chiusa in auto con 42 gradi. Il papà: “C’era l’aria condizionata accesa”

Pubblicato: 11/07/2024 21:47

Una bambina americana di due anni è tragicamente deceduta dopo essere rimasta chiusa in un’auto sotto il sole, con temperature che raggiungevano i 42 gradi. L’episodio è avvenuto martedì 9 luglio a Marana, a nord di Tucson, in Arizona. Il padre, Chris Scholtes, 37 anni, ha dichiarato alla polizia di essere rientrato a casa lasciando la macchina accesa con l’aria condizionata in funzione e la figlioletta all’interno. Intorno alle 16, uscendo di nuovo, ha scoperto che l’auto si era spenta e la bambina era priva di coscienza. Ha immediatamente chiamato i soccorsi.
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La corsa disperata in ospedale

La bambina è stata trasportata d’urgenza al Banner University Medical Center di Tucson, dove lavora sua madre Erika Scholtes, 35 anni, come anestesista. Nonostante gli sforzi per rianimarla, la bambina è stata dichiarata morta. Le autorità hanno confermato il decesso, sottolineando che la piccola era stata esposta a temperature estremamente elevate all’interno del veicolo.

Il capitano della polizia di Marana, Tim Brunenkant, ha riferito che molti dettagli sull’accaduto sono ancora sotto indagine, compreso se si sia trattato effettivamente di un incidente. “Stiamo cercando di capire le circostanze precise”, ha detto Brunenkant ai giornalisti. “Quando le temperature salgono così tanto, come in questa settimana in cui hanno superato i 43 gradi, è semplicemente tragico. Dobbiamo determinare se è stato un incidente o meno.”

Non è chiaro esattamente per quanto tempo la bambina sia rimasta nell’auto e da quanto tempo l’aria condizionata fosse spenta. “Sappiamo solo che era un’auto lasciata al caldo”, ha detto Brunenkant. “Il padre ha lasciato la figlia in macchina con l’aria condizionata accesa. Ora stiamo cercando di determinare per quanto tempo è rimasto in casa e a che ora l’auto si è spenta o l’aria condizionata ha smesso di funzionare.”

Le indagini continueranno per chiarire i dettagli di questo tragico evento, ma la comunità è già scossa dalla morte della piccola. Il capitano Brunenkant ha concluso sottolineando l’importanza di stabilire con precisione le circostanze, in modo da comprendere appieno cosa sia accaduto in quel fatidico pomeriggio.

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