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Inps, l’odissea di un pensionato: “Ho fatto la comparsa per 77 euro e ho perso 20 mila euro dalla pensione”

Pubblicato: 12/07/2024 10:02

L’altoatesino Robert Stark, pensionato con Quota 100, non immaginava che accettare un piccolo lavoro come comparsa in un film gli avrebbe causato un vero e proprio incubo. Nel 2021, Stark partecipò come comparsa nel film “Trafficante di virus” di Costanza Quatriglio, guadagnando 77 euro. Nonostante i pochi soldi, decise di farlo per divertimento. Durante quella giornata di giugno, vinse anche 100 euro con un Gratta e Vinci. Ma la gioia durò poco. Due mesi dopo, ricevette una telefonata dall’Inca: l’Inps gli chiedeva di restituire un anno di pensione, quasi 20mila euro, per quei 77 euro guadagnati.
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Non è un caso isolato

La storia di Stark non è un caso isolato. Molti pensionati con Quota 100 si sono trovati in situazioni simili, vedendosi richiedere dall’Inps somme enormi per piccoli lavori occasionali. Angelo Menapace e Romano Gaiero sono altri due pensionati che stanno lottando con l’ente previdenziale per casi simili. Stark racconta che tra settembre 2021 e gennaio 2022 l’Inps gli ha sospeso la pensione, inclusa la tredicesima. Poi, per due anni, ha ricevuto una pensione decurtata di 500 euro al mese. In totale, l’Inps ha recuperato i 19mila euro richiesti.

«Se non fosse stato per lo stipendio di mia moglie, non avrei saputo come sopravvivere», spiega Stark. In tribunale, cercò di far valere i suoi diritti, ma si trovò davanti a un muro. Le norme permettono il pignoramento solo di 1/5 della pensione, ma nel suo caso fu revocata completamente. Stark ha quindi deciso di rivolgersi a un legale, ottenendo il supporto dell’Inca e dello Spi, sindacato pensionati italiani.

La necessità di una legge

Le prime sentenze confortanti sono arrivate dalla Toscana, dove casi simili hanno trovato giustizia. A Lucca, un giudice ha stabilito che la sproporzione tra la somma richiesta dall’Inps e il reddito accumulato era troppo grande. Il pensionato ha dovuto restituire solo il reddito guadagnato con il lavoro, mentre l’Inps è stato condannato a pagare le spese legali.

Stark e altri pensionati sperano ora in una sentenza favorevole. «Noi siamo una ventina nel gruppo, ma credo che ci siano centinaia di persone in Italia nella stessa situazione», dice Stark. La speranza è l’ultima a morire, e con il supporto legale e mediatico, questi pensionati stanno finalmente vedendo una luce in fondo al tunnel.

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