
C’è una storia orribile, dai contorni non ancora chiari, dietro al tentativo di suicidio di una studentessa di 14 anni, avvenuto poco tempo fa a Genova mentre si trovava in classe con i suoi compagni. La vicenda è iniziata quando la ragazzina, all’improvviso, si è alzata dal suo banco e ha raggiunto la finestra della classe, si è seduta sul davanzale e ha minacciato di gettarsi di sotto. Nell’aula erano presenti una ventina di allievim che hanno vissuto momenti di vero terrore. Per fortuna il professore che stava facendo lezione in quel momento è riuscito a mantenere il sangue freddo, ha raggiunto la piccola e dopo essere riuscito ad afferrarla l’ha messa in salvo. Ma questo episodio è stato solo la punta dell’iceberg di una storia disgustosa sulla quale i Carabinieri e gli psicologi stanno ancora lavorando. Ed è una storia di abusi e di violenze su minori come altre che troppe volte ci troviamo a commentare.

A quanto pare, infatti, il tentativo di suicidio della ragazzina nasce da una drammatica serie di abusi sessuali che la ragazzina subirebbe da tempo. L’orribile verità è emersa dopo un delicato lavoro da parte del personale specializzato dell’Arma. La piccola, che si trovava in condizioni psicofisiche precarie e viveva un evidente, profondo disagio, ha cominciato a spiegare i motivi del tentato suicidio dopo alcuni giorni, e dopo essere stata ricoverata all’Ospedale Gaslini e poi trasferita al reparto di psichiatria infantile. Ai militari e agli psicologi la giovane vittima ha raccontato di avere subito ripetute violenze sessuali, senza per ora spiegare esattamente da chi e in che contesto. Ed è per chiarire chi siano i responsabili di questo schifoso criine che i militari hanno iniziato una delicata indagine. Nella speranza che il percorso terapeutico al quale è ora sottoposta la 14enne l’aiuti a rivelare altri particolari su quello che le è accaduto.