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Pioggia di detriti spaziali sulla Terra: “Pesano oltre 260 kg”. Quali sono i rischi

Pubblicato: 14/07/2024 18:06

Una pioggia di detriti spaziali è diretta verso la Terra. Stanno infatti scendendo tutti e 20satelliti Starlink per le connessioni Internet globali che il 12 luglio erano stati rilasciati su un’orbita sbagliata a causa di un guasto al motore dello stadio superiore del lanciatore Falcon 9, anche questo dell’azienda di Elon Musk. Secondo quanto riportato, dei 20 satelliti Starlink rilasciati con l’orbita errata, due sono già rientrati nell’atmosfera. Per gli altri satelliti, il rientro è previsto nella giornata odierna. Tuttavia, ci sono preoccupazioni che alcuni di questi satelliti possano essere rientrati senza essere stati catalogati correttamente il 12-13 luglio. Questo è stato segnalato dall’astrofisico Jonathan McDowell dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics. Alcuni frammenti sono stati avvistati sui cieli di Cile e Argentina, come riferiscono alcune testimonianze, sempre su X. Gli esperti però avvisano: “Non si corrono rischi”.
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“Posso confermare che si tratta di un rientro associato alla missione Starlink 9-3, ma non è chiaro se si tratta di frammenti di un singolo satellite o di più di uno”, commenta McDowell. Secondo Luciano Anselmo, esperto in dinamica spaziale dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche, SpaceX ha la prassi di far rientrare i satelliti il più rapidamente possibile in queste situazioni, anche se per gli Starlink il rientro controllato non è obbligatorio. SpaceX ha certificato alle autorità regolatorie americane che il rischio derivante dal rientro degli Starlink è al di sotto di una soglia di attenzione di 1 vittima su 10.000, il che indica un rischio relativamente basso. Lunghi 2,8 metri, larghi 1,4 metri e pesanti circa 260 chili, gli Starlink non sono satelliti di grandi dimensioni, ma nemmeno piccolissimi.

A differenza degli Starlink, il cargo Cygnus e il secondo stadio del lanciatore cinese Lunga Marcia hanno avuto tipologie di rientro differenti. Il cargo Cygnus è stato fatto rientrare in modo controllato, gestendo l’impatto dell’atmosfera in modo da far cadere eventuali frammenti in aree non popolate, come l’oceano Pacifico. Al contrario, i frammenti del secondo stadio del lanciatore cinese sono rientrati in modo incontrollato il 12 luglio, causando un impatto nel nord della Thailandia.

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