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Giordano contro l’Europa: “Perché è come l’Urss: ecco che fine farà”. Poi lo scontro sul palco

Pubblicato: 15/07/2024 10:41
Giordano

La sesta edizione dell’evento “La Ripartenza, liberi di pensare”, nato da un’idea di Nicola Porro, direttore e fondatore del sito Nicolaporro.it, è scoppiettante. In particolar modo è interessante quanto successo e quanto detto durante “Chi comanda in Europa”, la quarta e ultima tavola rotonda delI’evento. Il confronto sul palco del Teatro Petruzzelli di Bari ha visto protagonisti Alessandro Sallusti, Mario Giordano, Giuseppe Cruciani e Veronica Gentili. Qui a spiccare è giudizio di Mario Giordano, assolutamente tranchant, con tanto di profezia per il Vecchio Continente: “L’Europa così com’è non funziona e non funzionerà. L’Europa è la meno democratica istituzione che c’è, il voto dei cittadini non conta una mazza“, attacca. E poi: “I cittadini hanno chiesto una svolta e si ritrovano di nuovo la von der Leyen. Cosa sperate di cambiare? Questa Europa è la cosa più vicina che c’è all’Unione Sovietica e prima o poi crollerà. Inizio a pensare che il voto sia inutile”.
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Alessandro Sallusti, invece, è di tutt’altro avviso, e da qui nasce lo scontro col collega: “È impossibile che non ci sia un’Unione europea, perché la storia ci ha insegnato che sono gli imperi a decidere le sorti del mondo. Nessuno Stato europeo può competere con gli imperi di oggi, ossia Cina, India e Russia. Bisogna mettersi insieme ma con un patto, con una maggioranza e una minoranza”. Questa versione però non convince Giordano, che ha ribattuto prontamente: “Ammettiamo che sia vero che il gigantismo sia l’unico modo per sopravvivere, ma non così. Questa Europa non può andare avanti. Se neanche di fronte a una richiesta di cambiamento così forte avviene la rivoluzione e anzi assistiamo a un arroccamento, lì mi cascano le braccia“. E ancora: “Come si fa a fare quello che dici tu di fronte a un’istituzione nata male, per ragioni finanziarie, e che non riesce a fare nulla di quello che vuole fare”.

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