
In pochi, fin dall’inizio, hanno provato a mettere in evidenza come il modus operandi della gestione Covid fosse perfettamente in linea con le successive politiche Green. Quegli stessi pochi hanno poi messo in fila alcuni tasselli, hanno fatto ricerche, e hanno visto come dietro entrambe le operazioni si celassero sempre gli stessi nomi, gli stessi interessi. Tra chi ha combattuto fin dall’inizio per la verità c’è certamente la giornalista Raffaella Regoli, autrice del libro “I padroni dell’OMS“. Intervenuta a RadioRadio, Regoli ha spiegato: “I padroni dell’OMS, come li chiamo io, i lupi vestiti d’agnelli, sono i grossi gruppi finanziari che non sono solo i padroni di OMS. Nell’OMS praticamente l’85% è rappresentato da contributi volontari. A casa mia chi paga comanda e quindi chi paga decide anche le politiche che vengono attuate. Per cui parliamo di grandi fondazioni, le fondazioni più grosse, Bill Gates, la Wellcome Trust di cui nessuno parla ma che è la seconda fondazione al mondo inglese, legata anche un po’ ai servizi. E poi la Rockefeller Foundation, ma chi muove i fili anche all’interno delle Big Pharma, che poi premono per una serie di politiche, sono i grossi fondi di investimento”.
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Spiega Raffaella Regoli: “Questi fondi di investimento hanno le azioni non solo delle società farmaceutiche, delle Big Pharma, ma anche delle multinazionali del Green perché loro adesso con questo concetto del one health mettono insieme emergenze climatiche, ambientali, sanitarie e animali per portarci in una continua emergenza e per farci cambiare abitudini“. Un piano generale che è già ben rodato e riguarda il nostro presente. L’Avvocato Holzeisen, nella stessa puntata, aggiunge qualche dettaglio: “Io penso che è proprio questo il problema fondamentale, che di fatto questi produttori dei vaccini, che nell’ambito della più grande agenzia di marketing, di fatto decidono tutto col meccanismo delle porte girevoli. Hanno le loro donne e uomini nelle agenzie dei farmaci che poi autorizzano sulla base di studi clinici che sono un mero fake anche per quanto riguarda i vaccini tradizionali”.