Non finiscono più le polemiche per l’intestazione dell’aeroporto di Milano-Malpensa a Silvio Berlusconi, ma stavolta la critica arriva dai figli dell’ex presidente del Consiglio, per bocca di Pier Silvio. “Tutto ciò che viene intitolato in onore di mio padre fa piacere. Le polemiche, però, mi hanno infastidito. Noi figli non siamo stati coinvolti e siamo stati informati praticamente a cose fatte. Le modalità non mi sono piaciute nei tempi e nei modi, è evidente che si sarebbero accesi attacchi e discussioni”. Il riferimento indiretto è al leader della Lega, Matteo Salvini. Ma l’attacco più duro l’amministratore delegato di Mediaset lo riserva al sindaco di Milano Giuseppe Sala.
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L’attacco a Beppe Sala
Le esternazioni di Pier Silvio Berlusconi arrivano a margine della presentazione dei palinsesti 2024-2025 del gruppo Mediaset, che egli stesso presiede. Da qui anche la stoccata al sindaco di Milano, Beppe Sala: “Le modalità e i tempi non mi hanno fatto impazzire, era chiaro che si sarebbe sollevata la polemica, ma mi fa ancora più incavolare la polemica sulla polemica, lo trovo insopportabile e terribile. Al sindaco Sala dico, di’ se sei favorevole o no e non rompere. Puoi anche dire che sei contro per mille motivi, ma non fare polemica sulla polemica, pensasse a Milano, invece di usare la dedica per fare politica. Io vivo in Liguria ma tutte le volte che ci vado dico che Milano è un disastro per traffico, delinquenza, buche”.
La tentazione della politica
Una sua possibile discesa in campo anche per Pier Silvio è tra gli argomenti che si tirano fuori in occasioni come quella dell’appuntamento estivo di Mediaset. L’ipotesi di una poltrona in Parlamento non lo affascina perché scendere in politica «sarebbe un suicidio». Le orme del padre non le vuole seguire, per ora è solo concentrato su Mfe, la società che controlla Mediaset Italia e Spagna e ha quasi il 30% di della tedesca ProSiebenSat. Poi per essere ancora più chiaro lo sottolinea tre volte. «Mai». «Non ho mai commissionato sondaggi sul gradimento di una mia eventuale discesa in politica».
L’endorsement alla sinistra di Marina Berlusconi
Qualche giorno fa avevano fatto discutere le parole di Marina Berlusconi «in sintonia con la sinistra di buon senso» sulla questione dei diritti civili che a destra non è esattamente una bandiera che amano sollevare. Il fratello interviene anche sulla questione. «La difesa dei diritti civili è nel dna di ciò che ci ha tramandato mio padre. Credo che i diritti civili non debbano essere una questione né di destra né di sinistra, ma battaglie da portare avanti in nome della modernità».
E poi Giorgia Meloni. «Meno male che in Italia c’è un governo stabile, fa bene ai cittadini e alle imprese». Ma TeleMeloni esiste? Il suo giudizio è netto: «In Italia si dice e si scrive quello che si vuole». Risponde anche a chi pensa che molti talk di Rete4 siano troppo sovranisti e pro-governo: «Mediaset è un esempio di libertà di espressione, è un editore ecumenico. Non siamo un giornale, ma un’edicola che offre di tutto. Già oggi il pluralismo è garantito, ma le voci nuove sono sempre benvenute».