La vicenda che ha scosso il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) ruota intorno a un plico contenente una registrazione partita dalla stanza del vicepresidente leghista Fabio Pinelli. Al centro dello scandalo c’è la consigliera laica del centrodestra Rosanna Natoli, avvocata di Paternò e scelta dal presidente del Senato, Ignazio La Russa.
Il caso è esploso nel corso della seduta di martedì, quando nel corso del disciplinare a carico di Maria Fascetto Sivillo, giudice civile di Catania – condannata dal Tribunale di Messina a tre anni e sei mesi perché ha “abusato della sua qualità e dei suoi poteri, compiendo più atti idonei e diretti in modo non equivoco a costringere funzionari di Riscossione Sicilia Spa alla cancellazione di procedure esecutive contro di lei intentate” – il suo avvocato Taormina ha chiesto la revoca della misura cautelare della sospensione del servizio. Dopo una discussione in Camera di Consiglio e l’intervento della procura generale, Fascetto Sivillo ha preso la parola affermando di avere una cosa «grave da raccontare». Ovvero di aver incontrato, mesi fa, la laica Natoli nel suo studio siciliano che le avrebbe dato dei “consigli” – secondo quanto filtrato in queste ore – su come difendersi davanti ai giudici di Palazzo Bachelet, ammettendo di violare in quel momento il segreto della camera di consiglio.
Fascetto Sivilli ha però registrato la conversazione, salvandola su una chiavetta usb che martedì è stata tirata fuori in udienza, assieme alla trascrizione del tutto, un fascicolo di 130 pagine consegnato da Taormina nelle mani di Pinelli. In seguito alla divulgazione della registrazione, Rosanna Natoli si è dimessa dal suo ruolo nella commissione disciplinare, sospendendo l’udienza e il procedimento.Il comitato di presidenza del CSM, composto dal vicepresidente Fabio Pinelli, dalla prima presidente della Cassazione Margherita Cassano e dal procuratore generale Luigi Salvato, ha deciso di inviare la registrazione alla Procura di Roma per verificare eventuali reati.