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“Uno schiaffo alla democrazia”. Salvini durissimo su rielezione della Von der Leyen. “Tradito il voto popolare”

Pubblicato: 19/07/2024 13:15

La conferma di Ursula Von der Leyen alla guida della Commissione Europea ha scatenato inevitabili polemiche nel fronte degli antagonisti. In particolare, la reazione di Matteo Salvini è stata durissima. Nella sua arringa affidata a un intervento su Radio Libertà, il leader del Carroccio ha affermato che “l’elezione della Von der Leyen è stata uno schiaffo alla democrazia“. Al centro della reprimenda del nostro Ministro dei Trasporti sono finiti gli euro-poteri, messi alla gogna per avere ordito “un grande accordo di potere, di spartizione, fondato su interessi economici. Tanti elettori hanno votato per un cambiamento, invece c’è stato uno sbilanciamento con uno spostamento a sinistra“. Salvini ha parlato di “giochini di potere e scambi di poltrone”, sottolineando come “ieri è stata una giornata economicamente e democraticamente negativa. Il programma prevede 1.100 miliardi di nuove tasse nei prossimi 10 anni nel nome del fanatismo pseudo-green: chi paga? Ursula, chi l’ha sostenuta. Con il rischio di avere le aziende italiane ed europee fuori mercato“.

L’accordo di Von der Leyen con i Verdi non preoccupa solo Salvini. Sono in molti a temere politiche ancora più integraliste, con richieste di esborsi di grandi quantità di denaro rivolte a cittadini già esausti. “Non penso sarà una Commissione che andrà lontana“, ha aggiunto il Segretario della Lega mischiando argomenti molto diversi fra loro. “Voglio vedere cosa faranno ora sul tema della sicurezza, immigrazione, contrasto al fanatismo islamico, difesa di Israele, difesa della cultura, dei valori dell’Occidente, dove andrà una maggioranza basata sui Verdi, che sono verdi fuori e rossi dentro”. Unico punto che sembra avere soddisfatto gli esponenti della Lega, la decisione di Giorgia Meloni di votare contro la rielezione di Ursula. Vannacci ha dichiarato che “alla fine Meloni ha sposato le nostre posizioni”. Di certo quella della nostra Premier è una scommessa difficile. Alcuni la criticano perché con la sua decisione avrebbe condannato l’Italia all’irrilevanza. Altri invece pensano che, con l’andare del tempo, potrebbe rivelarsi una mossa lungimirante. Ma questo ce lo dirà solo il tempo.

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