Una tragedia che ha sconvolto l’Italia, quello del piccolo Elia Damonte, morto mentre si trovava insieme ai genitori in montagna, in vacanza, a causa della Seu, la sindrome emolitica uremica. Un dramma scatenato dall’assaggio di vari formaggi a latte crudo (forse contaminati da Escherichia coli) per mettere fine alla sua vita: il bimbo avrebbe compiuto 3 anni lo scorso 30 maggio. Attimi di paura, poi il dolore e infine il terribile epilogo, sul quale sono tornati in queste ore i genitori.
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Come raccontato dalla coppia al Gambero Rosso, i tre avevano trascorso qualche giorno in montagna. Poi il 23 marzo avevano comprato e consumato formaggi freschi spalmabili e tome più stagionate, yogurt, gelato e latte presso artigiani e caseifici di zona. I due hanno spiegato: «Una settimana dopo il nostro bambino ha sviluppato una forte dissenteria».
I due non sapevano che si trattasse di prodotti a latte crudo: «Non avevamo mai fatto caso alle diciture perché non credevamo che un prodotto genuino fosse un rischio per la salute».La mattina di Pasquetta Elia aveva iniziato a manifestare disturbi neurologici che hanno preoccupato i genitori. Non riusciva a tenere il biberon con due mani e a stare seduto sul letto, a stento camminava. Portato in ospedale, è andato subito in coma e gli organi hanno iniziato a cedere. La causa è presumibilmente legata al consumo di latticini prodotti con latte non pastorizzato.
«Grazie agli esami condotti all’ospedale pediatrico e ai test effettuati dallo Spallanzani di Roma, con tutta probabilità la causa è uno dei formaggi che abbiamo acquistato, prodotto con latte crudo non pastorizzato. I sintomi e la tempistica d’incubazione lo confermano. Dopo 51 giorni in rianimazione abbiamo preso la decisione più difficile che due genitori debbano mai affrontare: abbiamo chiesto ai medici di lasciarlo andare, nel caso in cui fosse nuovamente andato in arresto cardiaco».
«Ogni caseificio – ha detto la coppia – fa ciò che meglio ritiene. Ma da nessuna parte e da nessuno abbiamo avuto indicazione che i prodotti a latte crudo freschi o a media stagionatura fossero pericolosi per la salute dei bambini. Riteniamo però che sia doveroso essere informati di alcune specificazioni in merito».