Due uomini sono stati arrestati per l’omicidio dell’81enne Caterina Ciurleo, uccisa per errore durante una sparatoria avvenuta il 24 maggio scorso a Roma. La polizia ha individuato e arrestato l’uomo che ha sparato e l’autista del veicolo coinvolto. L’inchiesta è coordinata dal pm Carlo Villani.
La tragica vicenda si è consumata nella periferia est di Roma, a Ponte di Nona. Due giovani, a bordo di una Fiat 500 rossa, erano armati e in cerca di vendetta per questioni legate alla droga. La loro missione era quella di sparare contro una banda criminale rivale che viaggiava su una Volkswagen Golf grigia.
È il 23 maggio scorso. I due ventenni, ora arrestati, si trovavano a bordo della 500 rossa e si preparavano a colpire i loro nemici. Un video in possesso di Repubblica documenta l’accaduto: si vede chiaramente uno degli uomini tirare fuori il braccio dal finestrino e impugnare un’arma. L’obiettivo era la Golf grigia che stava arrivando dal lato opposto.
Purtroppo, a pagare con la vita per questa faida criminale è stata Caterina Ciurleo, un’innocente che si trovava a bordo di una Smart, utilizzata come scudo dal conducente della Golf. Quando i sicari a bordo della 500 hanno fatto fuoco, il conducente della Golf ha sorpassato la Smart, proteggendosi dietro di essa. Ciurleo, colpita dai proiettili, è morta pochi secondi dopo.
Questo evento ha aperto una ferita profonda nella comunità romana e ha sollevato un’ondata di polemiche sulla sicurezza nella Capitale. L’episodio, avvenuto in pieno giorno in una zona densamente popolata, ha fatto emergere ancora una volta la brutalità delle faide legate al mondo della droga e la necessità di interventi più incisivi per garantire la sicurezza dei cittadini.
Le indagini condotte dalla Squadra Mobile hanno permesso di ricostruire la dinamica della sparatoria e di individuare i responsabili. Ora, con l’arresto dei due giovani, si spera di fare giustizia per Caterina Ciurleo e di inviare un messaggio forte a chi continua a seminare violenza e terrore nelle strade di Roma.