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Scampia, dopo la strage spuntano i documenti (del 2016!) che avvisavano dei crolli

Pubblicato: 25/07/2024 14:17

Mentre alla strage susseguente al crollo avvenuto alle Vele di Scampia si è aggiunta una terza vittima, e mentre i feriti in gravi condizioni lottano per la vita in ospedale, è emersa una realtà sconcertante. Un documento risalente addirittura al 2016, infatti, evidenziava i rischi collegati alla situazione strutturale della “vela celeste” e avvisava senza possibilità di fraintendimento sui rischi di possibili crolli. Il documento era contenuto nel bando “Restart Scampia“, che riguardava gli abbattimenti e la ristrutturazione della vela in cui è avvenuta la tragedia degli scorsi giorni. Nel documento incriminato, si parla chiaramente di “distacchi delle passerelle, con grave pericolo per i residenti. L’intera rete pedonale fra i vari piani”, si legge in uno dei passaggi del documento, “è costituita di passerelle d’acciaio e cemento armato, posizionate nella parte centrale tra i due corpi di fabbrica paralleli… la struttura (versa) in uno stato di degrado dovuto a fenomeni di forte corrosione per la scarsa manutenzione che si è protratta negli anni”. Da quando furono redatte quelle parole sono passati 8 anni. Sino al drammatico crollo che è costata la vita a tre persone.

La Procura di Napoli, intanto, ha programmato per oggi un nuovo sopralluogo presso la vela celeste. Le indagini sulla tragedia sono ora coordinate dal sostituto procuratore Manuela Persico, della sezione “Lavoro e colpe professionali”, e dal suo collega Mario Canale. Le autorità hanno posto sotto sequestro l’area del crollo, come da indicazioni dei Vigili del Fuoco. L’inchiesta si presenta complessa e richiederà il lavoro approfondito dei consulenti. Non è infatti escluso che la vela celeste nel corso degli anni non sia stata sottoposta a lavori di manutenzione. O, ipotesi che potrebbe essere ancora più grave, che i lavori ci siano stati – anche da parte degli abitanti della struttura – e che siano sfociati in abusi edilizi. Come riferisce l’Agenzia Ansa, si sospettano “passaggi non in progetto, forse realizzati anche solo per facilitare le attività degli spacciatori che una volta infestavano la struttura”.

Fra tutte queste ipotesi da accertare, sono chiare le principali ipotesi di reato: crollo colposo, omicidio colposo e lesioni colpose. “Nella vela celeste”, conclude l’Ansa, “erano già iniziati i lavori di ristrutturazione del progetto Scampia Restart, e secondo quanto hanno reso noto gli sfollati, da alcuni mesi si registravano continue vibrazioni già dal mattino”. Su tutto questo dovranno pronunciarsi i consulenti della Procura. Ma anche prima che l’inchiesta arrivi a una conclusione, emerge un quadro di abbandono e incuria che circondava le vele di Scampia, nate come progetto abitativo moderno e diventate poi nel tempo un luogo di degrado con un’alta concentrazione di criminalità.

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Ultimo Aggiornamento: 25/07/2024 14:21