Tragedia sul lago di Como, dove questo pomeriggio i vigili del fuoco hanno recuperato la salma del turista tedesco annegato due giorni fa. Il corpo è stato individuato e recuperato dal ROV (Remotely Operated Vehicle) a una profondità di 203 metri, nello specchio d’acqua tra Dongo e Piona.
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L’allarme era stato lanciato intorno alle ore 14 del 23 luglio 2024, quando l’uomo si era tuffato da un’imbarcazione nel lago. Secondo una prima ricostruzione, il turista si era gettato in acqua per soccorrere il figlio dodicenne, che si trovava in difficoltà. Nonostante gli sforzi eroici, l’uomo non è più riemerso, mentre il figlio è stato tratto in salvo.
I soccorsi si erano prontamente mobilitati, ma le prime ricerche non avevano dato esito. Solo oggi, dopo due giorni di incessanti ricerche, il corpo è stato ritrovato grazie all’uso del ROV. Le autorità stanno ancora lavorando per confermare ufficialmente l’identità della vittima, ma tutto lascia supporre che si tratti proprio del turista che aveva tentato di salvare il figlio.
Questo drammatico incidente ha sconvolto la comunità locale e i numerosi turisti presenti nella zona. Le operazioni di recupero del corpo sono state condotte con grande professionalità dai vigili del fuoco, che hanno utilizzato avanzate tecnologie subacquee per individuare la salma a una profondità notevole.
