Giovanni Toti ha rassegnato le dimissioni irrevocabili dall’incarico di governatore della Liguria. La notizia è stata resa nota dalla Regione Liguria, e la lettera di dimissioni è stata consegnata questa mattina alle 10:40 all’ufficio protocollo regionale dall’assessore Giacomo Giampedrone, su delega dello stesso Toti.
Questa decisione rappresenta un colpo di scena nella politica regionale e ha già sollevato numerose domande riguardo le motivazioni dietro questa scelta improvvisa. Toti, che ha guidato la Regione dal 2015, ha giocato un ruolo significativo nella politica locale e nazionale, contribuendo a formare alleanze e a promuovere diverse iniziative di sviluppo per la Liguria.
Nel corso del suo mandato, Toti ha affrontato numerose sfide, tra cui la gestione delle emergenze infrastrutturali, come il crollo del ponte Morandi, e la pandemia di COVID-19. La sua leadership ha spesso suscitato dibattiti accesi, con sostenitori che lodavano la sua capacità di gestione delle crisi e detrattori che criticavano alcune delle sue scelte politiche.
Le dimissioni di Toti arrivano in un momento critico per la Liguria, con importanti progetti infrastrutturali in corso e un contesto politico nazionale in continua evoluzione. La decisione di lasciare l’incarico apre ora la strada a nuove elezioni regionali e a una fase di incertezza politica: la Regione dovrebbe tornare al voto “entro 90 giorni”, stando a quanto ipotizzato in queste ore dai vari schieramenti. Possibile che si scelga ottobre come mese dell’apertura delle urne, ma manca ancora la conferma.
