Una nuova esplosione è stata registrata sullo Stromboli alle ore 21:16 del 26 luglio dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Subito dopo l’esplosione, avvertita dalla popolazione, si è alzata un’alta nube, con ricaduta di cenere.
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“Dal punto di vista sismico – ha spiegato in un comunicato dall’Ingv osservatorio etneo – l’analisi dei sismogrammi evidenzia alle 21:15 UTC la presenza di un transiente sismico della durata di circa 3 minuti correlabile con l’esplosione maggiore. L’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un repentino incremento a partire dalle 21:00, che ha portato i valori da medi a molto alti. Intorno alle 21:30 l’ampiezza è ritornata su valori medi. I segnali delle reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano variazioni significative”.
Nei giorni scorsi, il Dipartimento della Protezione Civile aveva disposto il passaggio di allerta per lo Stromboli dal livello rosso, deciso in seguito all’attività parossistica del vulcano registrata nelle ultime tre settimane, al livello arancione. La decisione era stata adottata dopo una riunione della Commissione Grandi Rischi – settore rischio vulcanico e alla luce delle valutazioni dei Centri di competenza.