Sabato 20 luglio è stato un giorno tragico per il quartiere Maddalene di Torino. La piccola Elena Agiurgioai, una dolcissima bambina di appena 11 anni, è venuta a mancare all’ospedale Regina Margherita durante una biopsia. Elena, affetta da un tumore al polmone, è entrata in coma nel corso dell’esame e, nonostante gli sforzi del personale medico, non c’è stato nulla da fare. La sua storia è ancora più dolorosa se si considera che Elena era stata già visitata in precedenza dal medico di famiglia e presso l’ospedale di Chieri, a causa di una tosse strana che non la lasciava in pace. Tuttavia, il suo male è stato probabilmente diagnosticato con ritardo, rendendo la situazione ancora più complessa e drammatica.
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Omicidio colposo
Come riportato da La Stampa, la procura di Torino non ha perso tempo ed ha immediatamente aperto un fascicolo di indagine per far luce sull’accaduto. Coordinato da Gianfranco Colace, il caso è stato classificato come omicidio colposo a carico di ignoti. L’inchiesta cercherà di chiarire non solo cosa sia accaduto durante la biopsia al Regina Margherita, ma anche se ci siano stati errori o negligenze nelle visite precedenti e nella diagnosi del tumore.
Elena aveva appena terminato la quinta elementare presso la scuola Pellico, e quest’anno avrebbe dovuto iniziare una nuova avventura alle scuole medie. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto immenso tra i suoi familiari, amici e compagni di classe, gettando nello sconforto un’intera comunità.
Ora, la famiglia e l’intero quartiere Maddalene attendono con ansia i risultati dell’autopsia e delle indagini, sperando che si possa fare chiarezza su questa tragedia che ha strappato via una giovane vita troppo presto.
