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Olimpiadi, Ultima Cena “blasfema”. Scoppia la polemica in Europa. L’ideatore: “Spirito repubblicano”

Pubblicato: 27/07/2024 16:18

Infuriano le polemiche sull‘Ultima Cena blasfema interpretata da alcune Drag Queen durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi (non a caso, alcune televisioni hanno deciso di non mandarla in onda). Un episodio che oltre a essere di un gigantesco cattivo gusto, ha colpito anche per le circostanze in cui è avvenuto. Con la costante minaccia di attentati a sfondo religioso segnalata dai Servizi Segreti di mezzo mondo, questa rappresentazione si sarebbe dovuta evitare. Soprattutto in un Paese colpito a più riprese da attentati sanguinari legati proprio a queste tematiche, quando esse hanno riguardato prese in giro (eticamente altrettanti discutibili, peraltro) su Maometto e sull’Islam. Il massacro di Charles Hebdo non ha insegnato niente? Certo, mettere in parodia ciò che è sacro per il mondo cristiano è più facile, perché non si rischia niente. Ma è anche profondamente vigliacco.

Alle tante critiche ricevute ha risposto Thomas Jolly, regista e ideatore della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024. Jolly ha difeso con fermezza le sue scelte artistiche, sottolineando che l’intento della cerimonia era quello di riflettere i valori repubblicani della Francia, come la benevolenza e l’inclusione. “Abbiamo il diritto di credere o di non credere,” ha dichiarato Jolly, riferendosi alla diversità delle opinioni e delle credenze nel contesto della società moderna. Ha aggiunto che l’evento non intendeva imporre un punto di vista, ma piuttosto celebrare la pluralità e il rispetto reciproco: “Non volevo essere sovversivo, né choccare nessuno. Semplicemente, in Francia abbiamo il diritto di amarci, come vogliamo e con chi vogliamo”.

Nelle ore precedenti infatti non poche sono state le critiche verso la cerimonia. “Aprire le Olimpiadi insultando miliardi di Cristiani nel mondo”, ha scritto in un tweet su X il nostro Vicepremier Matteo Salvini a questo proposito, “è stato davvero un pessimo inizio, cari francesi. Squallidi“. Salvini ha postato l’immagine dell’Ultima Cena di Leonardo mettendola a confronto con quello che è successo a Parigi. “Anche all’inaugurazione dei giochi”, ha scritto invece il Capogruppo di FdI alla Camera Alfredo Antoniozzi, “la Francia di Macron e Melenchon è riuscita a dare il peggio di sé: prima la rappresentazione in chiave Drag Queen dell’Ultima Cena che prende in giro miliardi di cristiani nel mondo, poi i Capi di Stato lasciati sotto la pioggia. La Francia di oggi sembra in mano a filo islamici che non hanno nulla delle loro radici. E offende quella laicità che impone rispetto per ogni religione”.

Ancora più scatenato Malan, che di tweet ne pubblica un’intera sequenza: “Parigi ’24: quella cerimonia che fa vergognare la Francia e l’Europa”, scrive su Twitter il senatore FdI Lucio Malan. E ancora: “Che ci faceva il vitello d’oro, emblema dell’idolatria e della blasfema disobbedienza alla cerimonia di #Paris2024? In realtà era coerente con tutto il resto. Le Olimpiadi sono state solo un pretesto, tant’è vero che gli atleti erano messi al margine. Al centro c’era ben altro”. Poi un attacco anche all’organizzazione, per la scena dei capi di Stato sotto alla pioggia: “Vergognoso trattamento a Sergio Mattarella all’orrenda cerimonia inaugurale della Olimpiadi: sotto la pioggia, riparato solo da un poncho di plastica mentre il 46enne Macron era ben riparato. Quando si dice l’ospitalità!”, si legge in un altro post di Malan.

Anche la Conferenza episcopale di Francia ha condannato le “scene che deridono e scherzano sul cristianesimo” nell’ambito della cerimonia di apertura dei Giochi olimpici di Parigi, che ha avuto anche, sottolineano, dei “momenti meravigliosi. La cerimonia di apertura proposta dal Comitato organizzatore ha offerto ieri sera al mondo intero meravigliosi momenti di bellezza, di allegria, ricchi di emozioni e universalmente apprezzati” hanno scritto i vescovi in un comunicato, aggiungendo però che “purtroppo, deploriamo in modo molto profondo le scene di derisione e di scherno sul cristianesimo”. 


“Pensiamo a tutti i cristiani di tutti i continenti che si sono sentiti feriti – continua il documento – per gli eccessi e la provocazione di alcune scene. Auspichiamo che capiscano come la festa olimpica vada molto al di là dei partiti presi ideologici di qualche artista”. I vescovi hanno ringraziato “i membri di altre confessioni religiose che ci hanno espresse la loro solidarietà”.

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Ultimo Aggiornamento: 28/07/2024 07:57