Lo sapevate che esiste una cassa integrazione per il caldo? Quest’anno in Italia le temperature assai elevate stanno creando molti problemi sul lavoro, soprattutto per quegli operai che sono costretti a stare all’aperto per tante ore. Il DL Agricoltura, dunque, risponde all’esigenza di estendere la copertura economica assicurata dall’Inps con l’ammortizzatore sociale CISOA, per gli operai agricoli a tempo indeterminato che hanno dovuto sospendere l’attività lavorativa a causa delle elevate temperature. La Cassa integrazione per i lavoratori agricoli a tempo indeterminato, CISOA, è un sostegno economico fornito dall’Inps per coloro che devono fermare la propria attività lavorativa a causa di condizioni climatiche particolarmente avverse o di situazioni che non dipendono dai datori di lavoro e nemmeno dei dipendenti: gelo, malattie infettive, siccità, per il lavoro all’aperto le piogge intense, temperature elevate e attacchi parassitari significativi. La CISOA è disponibile per operai, impiegati e quadri a tempo indeterminato, inclusi apprendisti e soci di cooperative di lavoro. Cosa si deve fare per ottenere il beneficio?
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Come spiega Valentina Menassi su Il Giornale, per ottenere la CISOA è necessario aver lavorato almeno 181 giorni nell’anno di riferimento, includendo anche le giornate di sospensione per infortunio, malattia o maternità. Se il rapporto di lavoro inizia o termina durante l’anno, i 181 giorni vengono calcolati sui 12 mesi precedenti o successivi alla data di inizio o fine del rapporto di lavoro. Ma ci sono ulteriori novità, come si diceva, con il Decreto Agricoltura. L’articolo 2-bis, infatti, estende il trattamento di integrazione salariale CISOA per intemperie stagionali agli operai agricoli a tempo indeterminato dal 14 luglio al 31 dicembre 2024. Vengono incluse anche, appunto, le situazioni di caldo eccezionale.
“L’estensione in questione permette di ottenere la cassa integrazione anche per la riduzione dell’attività lavorativa fino alla metà dell’orario giornaliero contrattualmente previsto, derogando dalla regola che prevede l’uso della cassa integrazione solo per giornate intere di sospensione”. Al fine di ottenere la CIG per caldo eccessivo, il datore di lavoro deve presentare domanda all’Inps territoriale competente. Spiega Menassi: “Una volta approvata, le somme vengono corrisposte direttamente agli operai agricoli beneficiari, senza anticipazioni in busta paga da parte dell’azienda”.