Emergenza incendi a Roma. Un vasto rogo è divampato intorno alle 17 di domenica 28 luglio nei pressi della baraccopoli situata tra via Ponte Mammolo 60 e via Alberini. Le fiamme, alimentate dal vento, hanno rapidamente formato un ampio fronte di fuoco che ha devastato l’area verde adiacente al fiume Aniene, distruggendo baracche, sterpaglie, alberi e rifiuti accumulati sulle rive del fiume. Le fiamma sono ora sotto controllo, rassicurano i vigili del fuoco. Ma l’aria è divenuta irrespirabile in diverse zone della Capitale. Situazione preoccupante anche a Cesano, dove tutti i mezzi di spegnimento aerei sono in volo ed è stato chiesto anche il supporto di due canadair. Evacuate precauzionalmente una ventina di persone mentre, da terra, sono disposti a protezione delle abitazioni, Vigili del fioco e Protezione civile.
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Colonna di fumo visibile a chilometri
La densa colonna di fumo generata dall’incendio di Ponte Mammolo era visibile a chilometri di distanza, creando un pericolo per decine di persone e animali presenti nell’area. Le cause del rogo sono ancora da accertare, mentre le squadre di soccorso affrontano gravi difficoltà a causa delle numerose discariche e della presenza di baracche con persone e animali senza vie di fuga.
Intervento dei vigili del fuoco e della protezione civile
L’intervento delle associazioni di protezione civile e dei vigili del fuoco, già impegnati in altri incendi nella capitale, compreso quello al cimitero di Prima Porta, è stato reso ancora più complicato dalla natura dell’area. La situazione è apparsa subito molto grave, con danni potenzialmente elevati a strutture e persone. Il fronte del fuoco ha coinvolto un’area di almeno un paio di chilometri.
Chiuse le strade e evacuati i residenti
A supporto dei vigili del fuoco, gli agenti di polizia locale del gruppo Tiburtino hanno chiuso vicolo di Ponte Mammolo e mantenuto l’ordine pubblico. L’operazione di evacuazione è stata particolarmente difficile a causa delle baracche e della folta vegetazione. Le fiamme, alte un paio di metri, hanno reso l’ambiente estremamente pericoloso.
Danni ingenti e pericolo di esplosioni
Il rogo ha coinvolto anche un’ampia porzione di via Togliatti e delle strade limitrofe, distruggendo ettari di canneti e vegetazione, oltre a numerose attività commerciali. Diverse esplosioni di bombole del gas sono state avvertite distintamente dai residenti, probabilmente provenienti dalla baraccopoli di via Ponte Mammolo.
Situazione ancora critica
Dopo oltre due ore di intervento, la situazione ieri era ancora critica e rischiava di andare fuori controllo. Poco prima delle 19, la protezione civile ha chiamato a raccolta tutte le squadre disponibili della capitale. “Sta prendendo fuoco tutto, macchine, abitazioni, tutto, è una tragedia”, ha dichiarato fra le lacrime un residente. La zona rimane in stato di emergenza con le operazioni di soccorso che proseguiranno fino a tarda serata.
Rischio qualità dell’aria
La Sala operativa di Roma Capitale ha chiesto ad Arpa Lazio il posizionamento di rilevatori per il campionamento della qualità dell’aria e si ribadiscono le raccomandazioni di autoprotezione, invitando sempre le persone ad allontanarsi dai luoghi dove si sviluppano incendi e di non sostare nelle prossimità degli stessi. “I possessori di case aventi terrazzi e balconi prospicienti il fronte del fuoco, devono ritirare tende e cose infiammabili collocate all’esterno, anche se le fiamme appaiono distanti. In caso di fumo persistente o maleodorante, vanno chiuse finestre e non attivati i climatizzatori a presa diretta esterna. Si raccomanda di seguire sempre le indicazioni dei Vigili del fuoco, delle Forze di polizia e della Protezione civile” si legge in una nota.