Kerala, India – È salito ormai a 126 il dato parziale sulle persone morte. Mentre sono centinaia quelle rimaste intrappolate da ieri mattina, 30 luglio, a causa delle frane che hanno colpito il sud dell’India, nello stato del Kerala. Lo ha confermato ai media un funzionario distrettuale. “Sono stati confermati trentasei decessi in relazione alle frane nel distretto di Wayanad”, ha affermato D.R. Meghasree. Le forze armate indiane hanno confermato la situazione in una nota ufficiale, dichiarando che “si sospetta che centinaia di persone siano rimaste intrappolate”. Circa 225 soldati sono stati mobilitati per assistere nelle operazioni di ricerca e salvataggio.
Monsoni responsabili delle frane
Le frane sono state causate dalle forti piogge monsoniche che annualmente colpiscono la regione. Il distretto di Wayanad è stato particolarmente colpito, con un bilancio provvisorio di cinque morti e decine di dispersi. Le squadre di soccorso stanno lavorando incessantemente per trovare e salvare i superstiti.
Intervento dell’esercito
L’intervento dell’esercito è stato fondamentale per affrontare l’emergenza. Le condizioni meteo avverse e il terreno instabile rendono le operazioni di soccorso estremamente difficili. Le autorità locali hanno richiesto ulteriore supporto e stanno cercando di evacuare le aree a rischio. Questa tragedia mette in evidenza la vulnerabilità della regione del Kerala durante la stagione dei monsoni e la necessità di migliorare le infrastrutture e i sistemi di allerta per prevenire future catastrofi.