Thomas Ceccon ha fallito l’appuntamento con la sua seconda finale olimpica nel dorso. Dopo lo straordinario oro nei 100 metri, l’atleta azzurro è stato eliminato nei 200 metri con il nono tempo, il primo tra gli esclusi. In semifinale, Ceccon non ha dato ciò che ci si aspettava, cedendo soprattutto nel finale. Nessuna recriminazione da parte sua, ma nelle dichiarazioni post gara, l’azzurro ha lanciato qualche frecciata alla vita nel Villaggio Olimpico: “Si mangia male, fa caldo e non c’è l’aria condizionata. Molti atleti si spostano e se ne vanno”.
La semifinale amara
In semifinale, Ceccon non è riuscito a prendersi oltre il quarto posto nella propria batteria, venendo poi superato nella seconda semifinale che lo ha relegato al nono tempo. Le sue parole dopo la gara sono state dirette e taglienti verso l’organizzazione del Villaggio, descritto come pieno di lacune, buchi neri e situazioni difficili per gli atleti.
Le dichiarazioni di Ceccon
Nessuna giustificazione, ma una semplice analisi di quanto accade. Ceccon ha voluto ribadire che non cerca alibi, ma ha sottolineato i problemi che gli atleti stanno vivendo all’interno del Villaggio Olimpico: “Non vuole essere una giustificazione o un alibi, tutti stiamo vivendo le medesime situazioni e siamo nelle stesse condizioni. Una cosa che probabilmente molti non sanno ed è giusto raccontarla”. Con queste parole, ha anticipato l’affondo.
Critiche e analisi personale
Per Ceccon, è il momento di un’analisi personale ma anche di una critica agli organizzatori: “Forse non sono entrato in acqua con la stessa convinzione che avevo nei 100, e questo è stato un mio errore, mi servirà per il futuro. Sono deluso per non aver fatto un tempo da finale, ma ero stanco anch’io. Ho ceduto nel finale… è difficile dormire sia la notte che nel pomeriggio, tra rumore e caldo. Fa caldo anche per me, nel Villaggio non c’è l’aria condizionata, non si mangia bene e ci sono problemi col cibo. Molti atleti si spostano per questi motivi”. Le parole del campione azzurro hanno lasciato il segno, più del suo dorso in una finale deludente.
La semifinale dei 200 dorso
Thomas Ceccon ha tentato di prendersi la seconda finale olimpica individuale: dopo lo straordinario oro nei 100 metri dorso, il campione veneto ha sperato di conquistare anche i 200 dorso, una specialità che rincorre da tempo. Ma in semifinale non è riuscito nell’impresa: è arrivato quarto dopo un secondo posto sfumato negli ultimi 20 metri, con l’ungherese Kos primo, seguito da Maertens e Gonzalez. Per soli 7 centesimi, i tempi dell’altra semifinale lo hanno relegato al 9° posto.