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Locorotondo, il piccolo Domenico ritrovato nel bosco. Il papà: “Ho anche suonato la sua canzone preferita con il flauto per ritrovarlo”

Pubblicato: 31/07/2024 10:55

A Locorotondo, in provincia di Bari, si è vissuto un giorno di paura e speranza. Domenico Gallo, un bimbo di appena due anni, è scomparso nelle campagne circostanti la sua casa in contrada Serralta. È stata una mattinata tranquilla, fino a quando la mamma non lo ha più visto giocare nel giardino. L’allarme è scattato subito, dando inizio a ore di tensione e mobilitazione per tutta la comunità. Il racconto di quelle lunghissime ore di angoscia e dei punti che non tornano e dovranno essere chiariti dalle indagini.
Il papà: “Per ritrovarlo ho suonato il flauto“.
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Il papà ha suonato il flauto durante le ricerche

“Ho anche suonato la sua melodia preferita con il flauto pur di ritrovarlo”, ha raccontato il papà sia agli inquirenti che alla stampa.

“Ha avuto un angelo custode che lo ha messo in salvo”, ha spiegato il sindaco all’Ansa. E ha aggiunto che il piccolo è stato ritrovato in “una strada privata che solitamente è chiusa da un cancello che invece ieri, stranamente era spalancato”. Ha anche spiegato che ieri, durante le ricerche, i cani molecolari giravano intorno casa del bambino e “questo faceva dedurre che fosse lì vicino e non a tre, quattro chilometri da casa”. E ha raccontato appunto del papà che ha suonato anche il flauto nella speranza di ritrovarlo. Alla fine, sono servite circa otto ore per trovarlo e riportarlo a casa.
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La fase delle ricerche

L’orologio segnava le 11 quando la mamma ha realizzato che Domenico non era più nel giardino. In un attimo, l’atmosfera di serenità è stata sostituita da un’angoscia palpabile. Giocattoli sparsi e girandole mosse dal vento caldo di luglio, un silenzio surreale ha avvolto la villetta e l’intera contrada. Il sindaco di Locorotondo, Antonio Bufano, è accorso immediatamente sul luogo, promettendo che le ricerche non si sarebbero fermate fino al ritrovamento del piccolo.

Carabinieri, vigili del fuoco, militari della Marina, volontari e comuni cittadini si sono uniti nelle ricerche. Ogni angolo della contrada è stato setacciato, dai boschetti vicini ai pozzi disseminati nella zona. Cani molecolari e unità cinofile hanno perlustrato il terreno, mentre un elicottero dei vigili del fuoco ha sorvolato l’area per fornire supporto dall’alto. Sui social e per le strade, tutti hanno partecipato alla mobilitazione: c’era chi percorreva le strade sterrate urlando il nome di Domenico, chi condivideva incessantemente foto e appelli per ritrovarlo.

Il ritrovamento

Dopo circa otto ore di ricerche, intorno alle 19, la notizia tanto attesa è arrivata: Domenico è stato ritrovato. Era a pochi chilometri da casa, spaventato, con qualche graffio sul viso e una piccola lesione alla testa. Le sue gambe erano sporche di polvere, testimonianza del lungo pomeriggio trascorso fuori. I soccorritori lo hanno preso tra le braccia, portando con sé un’ondata di sollievo e gioia per tutta la comunità. A segnalarlo è stato il titolare di una serigrafia, che ha notato il piccolo sul limitare del bosco.

Il sindaco Bufano ha rassicurato tutti: “Sta bene ed è stato portato in ospedale per accertamenti”. Le escoriazioni sul viso non hanno tolto il sorriso dal volto di chi lo ha accolto al suo ritorno. La comunità ha tirato un sospiro di sollievo, passando dalla preoccupazione alla gioia in un attimo.

Questa giornata rimarrà impressa nella memoria di Locorotondo. Non solo per l’angoscia iniziale, ma anche per la straordinaria dimostrazione di solidarietà e unità. Ogni persona, dagli agenti ai cittadini comuni, ha contribuito con il proprio impegno a questo lieto fine. Domenico è “Finalmente a casa!”, circondato dall’affetto della sua famiglia e della comunità che non ha mai smesso di sperare.

Domenico vive insieme ai genitori e tre fratelli in una villetta alla periferia del paese. È stato ritrovato dopo ore di ricerche ininterrotte ed è apparso in buone condizioni di salute. Solo qualche escoriazione e una ferita alla testa, forse dovuta a una caduta, sulla quale dovranno fare chiarezza le indagini dei carabinieri. Il piccolo, dopo l’abbraccio con i genitori, è stato portato in ospedale in ambulanza per gli accertamenti del caso per poi tornare a casa.

Genitori convocati in caserma

Le indagini che seguiranno dovranno chiarire come il bambino si sia procurato la ferita alla testa. E poi ricostruire i fatti e capire come il bimbo abbia percorso da solo circa 4 chilometri a piedi, senza che nessuno lo notasse. «Molti turisti affollano la nostra valle, se ne sarebbero accorti, o forse il bimbo ha attraversato i terreni. Non è facile capire, saranno le forze dell’ordine a ricostruire come abbia potuto fare ad allontanarsi così», ha detto il sindaco Bufano.

I genitori del piccolo sono stati convocati in caserma per essere ascoltati: le loro testimonianze sono fondamentali per comprendere le dinamiche dell’allontanamento .

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