Le Olimpiadi sono da sempre considerato l’esempio più alto di sportività e partecipazione, al di là dei risultati. Non a caso in alcune discipline concorrono, con lo spirito di De Coubertin, atleti che realizzano tempi e prestazioni da dilettanti, ma comunque rappresentano con orgoglio il loro Paese. Ai Giochi, peraltro, partecipano ben 11.000 atleti in rappresentanza di 206 Nazioni. Ma si sa, con l’avvento della modernità anche lo spirito olimpico si è dovuto adeguare all’era del professionismo e del guadagno. Intorno ai Giochi girano grandi quantità di denaro, e i singoli Paesi offrono molto spesso a chi li rappresenta premi importanti in caso di vittoria o di piazzamento sul podio. Il compenso per chi vince la medaglia d’oro varia quindi a seconda della Nazione di riferimento. Il Comitato Olimpico, infatti, si limita ad attribuire e consegnare le medaglie (quella più ambita vale circa 1.000 dollari), che rappresentano quindi un valore solo simbolico come da spirito originario dei Giochi. Per cui la parte pecuniaria (e non solo, come vedremo) spetta per l’appunto alle decisioni delle singole federazioni. Quanto guadagna dunque chi riesce a salire sul podio?
Detto che non tutti i Paesi partecipanti decidono di offrire premi agli atleti che conquistano medaglie, partiamo dall’Italia: la nostra Federazione risulta fra le più generose. A chi vince la medaglia d’oro, infatti, è destinato un bonus di 180.000 Euro. Che diventano 90mila per una medaglia d‘argento e 45mila per il bronzo. Nel 2020 a Tokyo le 40 medaglie conquistate dagli azzurri costarono alla Federazione 2,43 milioni di Euro lordi. Curiosamente, al contrario di quello che si potrebbe pensare, gli Stati Uniti offrono premi più bassi (35.000 dollari per l’oro, 21.000 per l’argento e 14.000 per il bronzo). Tutto il contrario di Hong Kong e Singapore, che hanno decisamente le federazioni più generose: e che “pagano” gli ori rispettivamente 700.000 e 650.000 Euro. Differente la politica di Taiwan: oltre ai 550.000 Euro garantiti per chi trionfa nella sua disciplina, viene infatti garantito anche uno stipendio mensile di 3.700 Euro all’atleta vincitore.
Non è dato ancora sapere quanto invece pagherà la Federazione dell’Arabia Saudita, ma è noto che al campione di karate Tereg Hamedi per l’argento a Tokyo furono assegnati addirittura 1,2 milioni di Euro. Fra le ricompense meno generose, ci sono quelle garantite dal Canada (15.000 Euro per un oro), mentre Gran Bretagna, Svezia e Norvegia hanno deciso di non elargire premi in denaro ai loro atleti. Ma non ci sono i soldi, per chi vince l’oro alle Olimpiadi. Alcuni Paesi scelgono infatti di elargire compensi più bizzarri. La Polonia, per esempio, oltre a un compenso offre ai suoi atleti di punta un diamante, un buono viaggio per due persone del valore di 23.000 Euro e un appartamento a Varsavia. Il Kazakistan ha scelto la via dell’immobiliare: i vincitori di medaglie hanno garantiti un trilocale per l’oro, un bilocale per l’argento e un monolocale per il Bronzo. Gli atleti malesi invece riceveranno come ricompensa un’automobile, mentre l’Indonesia li pagherà… in mucche! Chi vince una medaglia, potrà contare su un’elargizione in capi di bestiame. Infine, c’è il caso della Corea del Sud. In un periodo di grandi tensioni internazionali, come segno dei tempi il Governo di Seul ha deciso di offrire ai suoi atleti l’esenzione dal servizio militare.