Manfredonia, 1 agosto 2024 – Un terremoto di magnitudo 2.3 è stato registrato alle 00:25 di oggi dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Roma. L’epicentro è stato localizzato a 8 km da Manfredonia, con coordinate geografiche 41.6710 latitudine e 15.8380 longitudine, e una profondità di 26 km.
Cresce il numero delle scosse
Il sisma odierno porta a 36 il totale delle scosse con intensità superiore alla magnitudo 2 che hanno colpito la Capitanata nell’ultimo periodo. La maggior parte di queste scosse è avvenuta sulla Montagna del Sole o al largo del Gargano. Lesina si conferma l’area più colpita, avendo registrato 11 terremoti tra il 16 gennaio e il 25 maggio. La scossa più intensa, di magnitudo 4.7, è avvenuta il 23 febbraio con epicentro nel mare Adriatico Meridionale.
La vulnerabilità sismica della Montagna del Sole
La Montagna del Sole è notoriamente la zona della Puglia più esposta ai terremoti. Il Gargano è un promontorio soggetto a movimenti tettonici, circondato da faglie attive, tra cui quelle di Mattinata, Manfredonia, e del Candelaro. Nel 2023, la provincia di Foggia ha registrato 53 terremoti di magnitudo superiore a 2, molti dei quali localizzati sulla Montagna del Sole e in mare.
Storia sismica della regione
Il nord della regione è tristemente noto per il terremoto più violento della storia della Puglia, avvenuto il 30 luglio 1627 con epicentro a San Severo. Altre scosse significative includono quelle del 31 maggio 1646 in Foresta Umbra e del 10 agosto 1893 a Mattinata, tra il monte Saraceno e il Porto. Questi eventi storici sottolineano la vulnerabilità sismica della regione, rendendo essenziale il monitoraggio continuo e la prevenzione.
La continua attività sismica nella regione richiede una costante vigilanza e preparazione per mitigare i rischi associati a futuri eventi sismici.