La coppia diabolica ha perfezionato il metodo: entrare nei ristoranti, gustare un pasto completo e fuggire senza pagare. Nella tranquilla cittadina di Civitanova, nelle Marche, sono diventati il terrore dei ristoratori. Le loro foto circolano freneticamente tra le chat di WhatsApp, ma nessuno è ancora riuscito a denunciarli. Secondo Il Corriere Adriatico, i locali truffati sono almeno quattro.
L’identikit della coppia diabolica
Lei, bionda e attraente, sui quarant’anni, con un accento esteuropeo. Lui, sulla quarantina, barba incolta e carnagione scura, forse proveniente da un paese balcanico. Nonostante la denuncia sia pronta, nessuno l’ha ancora presentata ufficialmente.
Il ristorante Mollica racconta la loro esperienza: «Sono arrivati alle 14:40, proprio quando la cucina stava per chiudere per la pausa pranzo. Il personale, nonostante si stesse preparando per la pausa, li ha accolti e serviti. Hanno chiesto un tavolo all’aperto, una scelta strana vista l’ora e il caldo. Poi abbiamo capito il motivo: era un tavolo che rimaneva fuori dalla vista del personale, impegnato nelle operazioni di pulizia all’interno. Hanno ordinato una “grigliatona”, uno dei piatti più costosi, accompagnato da fritti, acqua, una bibita e mezzo litro di vino. Dopo averli serviti, il cameriere si è avvicinato per assicurarsi che fosse tutto a posto, ma nel breve lasso di tempo in cui è rientrato, i due erano già spariti. Li abbiamo cercati ovunque, persino utilizzando il motorino di un’amica, ma sembravano essersi volatilizzati».
Il modus operandi
Un altro ristorante del lungomare Sud ha subito la stessa sorte, con i due truffatori ripresi dalle telecamere. Sembra che studino attentamente i locali e pianifichino rapide vie di fuga, dimostrando di essere professionisti del settore. Anche altri due ristoranti, tra viale Matteotti e il lungomare Sud, sono caduti vittime di questi scrocconi. Con ogni colpo, la situazione diventa sempre più rischiosa. È difficile dire se la coppia sia ancora in città, ma il loro identikit è ormai ben conosciuto tra i ristoratori civitanovesi. In questi casi, ciò che irrita maggiormente titolari e dipendenti è la sensazione di essere stati ingannati, più del danno economico subito.