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Luca Hamori, dichiarazioni shock contro Imane Khelif: cosa ha detto la pugile

Pubblicato: 02/08/2024 23:35

Parigi 2024 – In vista del tanto atteso match di quarti di finale dei pesi welter femminili alle Olimpiadi di Parigi 2024, la pugile ungherese Luca Hamori ha scatenato una bufera mediatica con un video pubblicato su TikTok. Nel video, Hamori ha affermato: “Domani devo combattere contro un uomo. È stato dimostrato che Imane Khelif è un uomo. Nel 2023 è stata squalificata”. Queste parole hanno acceso il dibattito nel mondo del pugilato, gettando un’ombra sulla competizione.

L’accusa di Hamori e la risposta del CIO

La dichiarazione di Hamori arriva dopo che la pugile ha cancellato tutte le sue stories e disattivato i commenti su Instagram, per poi lanciare l’attacco su TikTok con un video intitolato ‘La risposta a molte domande è qui…’. Nonostante le accuse, Mark Adams, portavoce del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), ha ribadito che Imane Khelif è una donna, confermando la sua idoneità a competere nella categoria femminile.

Reazioni e conseguenze

Le dichiarazioni di Hamori hanno provocato una reazione immediata da parte del Comitato Olimpico algerino, che ha presentato una denuncia formale per i commenti offensivi. Il CIO ha emesso un avvertimento a Hamori, ricordandole l’importanza di mantenere il rispetto e l’integrità nel contesto olimpico.

Il match tra Hamori e Khelif era già atteso con grande interesse, ma queste polemiche hanno ulteriormente infiammato l’atmosfera, aumentando la pressione sulle atlete. Gli appassionati di sport e i media di tutto il mondo seguono con attenzione l’evolversi della situazione, mentre le due pugili si preparano a sfidarsi sul ring.

L’incidente mette in evidenza le sfide che lo sport continua a fronteggiare riguardo all’inclusività e alla parità di genere. Le dichiarazioni di Hamori, sebbene fortemente criticate, sollevano questioni più ampie su come queste tematiche vengono gestite nell’arena internazionale. Resta da vedere come questo episodio influenzerà la reputazione delle Olimpiadi di Parigi e il futuro delle competizioni femminili.

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