
La scena politica di Hamas è in subbuglio dopo l’uccisione di Ismail Haniyeh a Teheran. Il ministero degli Esteri turco ha confermato che Khaled Meshal è il nuovo leader “ad interim” del movimento. Questa notizia è arrivata dopo una conversazione tra Hakan Fidan, ministro degli Esteri turco, e lo stesso Meshal.
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Meshal, che è stato uno dei fondatori di Hamas, riprende un ruolo di primo piano nonostante il suo ritiro ufficiale dalla politica attiva. La Turchia continua a mantenere un dialogo aperto con Hamas attraverso Meshal, riconoscendolo come il punto di riferimento del movimento in questo momento di transizione.
La telefonata con i vertici della Turchia
Nella telefonata con Fidan, si è discusso della situazione attuale e dei prossimi passi necessari per affrontare il conflitto in corso. Meshal ha una lunga storia all’interno di Hamas, essendo stato il segretario della sezione kuwaitiana del movimento e sopravvissuto a un tentativo di assassinio da parte di agenti israeliani nel 1997.
La morte di Haniyeh, attribuita a Israele, ha scatenato una forte reazione. Hamas ha indetto una “giornata della rabbia” e ha chiamato a raccolta i suoi sostenitori per manifestare in segno di protesta. Haniyeh sarà sepolto in esilio, lontano dalla sua terra natale.
Chi è Khaled Meshal
Khaled Meshal ha vissuto gran parte della sua vita in esilio, un aspetto che gli ha permesso di tessere una rete di relazioni internazionali per Hamas. Ha accompagnato Haniyeh in diverse visite diplomatiche, tra cui una recente in Turchia, dove entrambi sono stati accolti dal presidente Recep Tayyip Erdogan.
Meshal ha già guidato Hamas in passato, portando il movimento a una storica vittoria nelle elezioni del 2006. Anche ora, con la sua nomina come leader ad interim, continua a essere una figura centrale per il futuro del movimento.