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Medio Oriente, Usa inviano rinforzi: navi da guerra e jet per difendere Israele

Pubblicato: 03/08/2024 08:29

Il Pentagono ha annunciato un rafforzamento delle forze militari statunitensi in Medio Oriente a causa delle tensioni crescenti nella regione dopo l’uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, avvenuta a Teheran. La decisione segue le minacce dell’Iran e dei suoi alleati regionali di attaccare Israele in rappresaglia.

Impegno di Biden

Durante una telefonata con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente statunitense Joe Biden ha riaffermato il suo impegno per la sicurezza di Israele. Tuttavia, ha esortato Netanyahu a evitare di aumentare le tensioni e a lavorare verso un accordo sugli ostaggi e un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.

Rinforzi militari

Il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, ha disposto il rimpiazzo del gruppo d’attacco della USS Theodore Roosevelt con quello della USS Abraham Lincoln nel Golfo di Oman. Inoltre, cacciatorpediniere e incrociatori capaci di abbattere missili balistici saranno inviati nel Medio Oriente e nel Mar Mediterraneo. Sebbene la dichiarazione non specifici le navi coinvolte, due cacciatorpediniere statunitensi nel Mediterraneo orientale avevano già partecipato ad operazioni di intercettazione di attacchi iraniani ad aprile. Austin ha inoltre ordinato l’invio di uno squadrone di caccia nella regione.

Queste mosse rappresentano il più significativo dispiegamento di forze statunitensi nella regione dai primi giorni della guerra di Gaza, quando il Pentagono aveva inviato due gruppi di portaerei come avvertimento ai gruppi militanti di non espandere i combattimenti.

Preoccupazioni internazionali

Gli omicidi di Haniyeh e del comandante di Hezbollah Fuad Shukr a Beirut hanno indotto i diplomatici internazionali a cercare di prevenire una guerra su larga scala. L’aumento delle tensioni ha portato diverse compagnie aeree, tra cui Ita, Lufthansa, Delta, e Air India, a cancellare voli per Tel Aviv e Beirut.

La Francia ha esortato i suoi cittadini a lasciare l’Iran, mentre Cipro ha ampliato i suoi piani di evacuazione dalla regione, sulla scia dei recenti sviluppi. Durante la guerra del 2006 tra Israele e Hezbollah, Cipro aveva già assistito decine di migliaia di persone nell’evacuazione dalla regione.

Questo contesto di instabilità sottolinea la complessità delle dinamiche geopolitiche mediorientali e l’urgenza di risoluzioni diplomatiche per evitare un’escalation del conflitto.

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Ultimo Aggiornamento: 04/08/2024 07:47