Non è soddisfatto della candidatura con la Lega e della fresca elezione a parlamentare europeo, Roberto Vannacci. Il suo obiettivo è molto più ambizioso e per questo il Generale sta lavorando da tempo a un progetto che, volendo utilizzare un termine finanziario, somiglia tanto a un’Opa sul centrodestra. Sì, perché le intenzioni del neo parlamentare europeo sembrano piuttosto chiare. A partire dalla veloce trasformazione dell’Associazione Il Mondo al Contrario, dal titolo del suo libro, che a partire da Gennaio ha dato a tutti gli interessati la possibilità di associarsi attraverso una tessera. Ora, dopo che per mesi il Generale – incalzato dai media – aveva negato di voler fondare un proprio partito, proprio sul sito della sua Associazione è stato pubblicato un annuncio difficilmente equivocabile: “Il Mondo al Contrario si appresta a diventare una realtà anche politica“, come ha segnalato Repubblica in un suo articolo. E subito sono iniziati i rumors. Stiamo per assistere alla nascita del partito di Vannacci? Oppure il militare ha intenzione di dare vita a un “correntone” dentro la Lega? Per ora a questi quesiti non ci sono risposte.
Quel che è certo è che molti analisti, nel momento in cui il leader del Carroccio aveva deciso di candidarlo, avevano segnalato a Salvini il pericolo insito in quella mossa. E anche all’interno del partito c’era chi ammoniva il segretario: “Vannacci ci userà come un taxi“. Sì, perché se è vero che le molte preferenze del Generale hanno in parte salvato la Lega da un pessimo risultato alle Europee, è anche vero che in questo modo il Ministro dei Trasporti ha aperto una porta difficile da richiudere a un possibile avversario interno, o addirittura al capo di un nuovo partito che finirebbe inevitabilmente per sottrarre voti al Carroccio. Molti voti. E anche se Vannacci decidesse di restare nella Lega, il suo peso specifico all’interno del partito sarebbe difficile da arginare. Oltretutto, certe dichiarazioni del Generale e le sue allusioni continue alla Decima Mas, tristemente nota per le brutalità commesse contro i partigiani, hanno indispettito non poco anche i partner europei. E hanno già spostato a destra gli equilibri interni di un partito che si è sempre caratterizzato per una certa autonomia di movimento. Salvini aveva in animo di rafforzare l’anima ribelle e anti europeista del suo partito, non di vederlo associato all’estrema destra. Estrema destra che invece fa capolino all’interno dell’Associazione del neo parlamentare europeo.
Il Presidente del suo Comitato è Fabio Filomeni, un colonnello in pensione. Che scrive, senza rivelare il futuro de Il Mondo al Contrario, sul Corsaro delle Sera, un quindicinale friulano diretto da Marco Belviso, che a Udine ha partecipato a eventi con Vannacci ma che fa comunella anche con Roberto Fiore e con Forza Nuova. L’obiettivo primario è l‘Islam, visto come il fumo negli occhi. Filomeni magnifica anche il legame fra il movimento di Vannacci e Bruno Spatara, ex paracadutista della Folgore ed estremista di destra con un passato in Casapound. Come scrive Repubblica, insomma, il “vannaccismo è un mondo a sé, pronto a lanciare la propria Opa sulla Destra, rimasticando schemi retorici che la Lega e FdI hanno in parte annacquato: patriottismo, identità, battaglia aperta contro l’immigrazione e la teoria gender, contro le lobbies, amicizia con la Russia e critiche aperte alla Nato“. E, conclude il quotidiano romano, “l’uomo forte ora non è un sovranista di cartone: è un militare, cioè un plus per chi si rifà ai valori e alle fantasie dell’estrema destra”.