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Lino Jannuzzi, addio al giornalista e politico: una vita tra scoop e polemiche

Pubblicato: 07/08/2024 21:08

Il mondo del giornalismo e della politica italiana saluta Lino Jannuzzi, scomparso all’età di 96 anni. La notizia della sua morte è stata diffusa dalla famiglia. Jannuzzi era nato a Grottolella, in provincia di Avellino, nel 1928 e ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama giornalistico italiano.

Protagonista dello scoop sul Sifar

Jannuzzi è stato uno dei protagonisti di importanti inchieste giornalistiche che hanno segnato la storia del nostro paese. Tra i suoi lavori più noti, l’inchiesta sul Sifar (Servizio Informazioni Forza Armate), realizzata nel 1967 in collaborazione con Eugenio Scalfari e pubblicata su l’Espresso. Questo scoop ha sollevato il velo su intricate vicende interne ai servizi segreti italiani, portando alla luce questioni di interesse nazionale che hanno scosso l’opinione pubblica e la politica del tempo.

Vicende giudiziarie e la grazia presidenziale

Oltre alla sua attività giornalistica, Jannuzzi ha avuto anche una carriera politica e giudiziaria movimentata. È stato al centro di diverse vicende giudiziarie che culminarono con una condanna per diffamazione a mezzo stampa. Tuttavia, nel 2005, l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi gli concesse la grazia, ponendo fine a una lunga battaglia legale.

Un’eredità nel giornalismo e nella politica

Lino Jannuzzi ha rappresentato una figura di spicco, non solo per il suo contributo al giornalismo d’inchiesta, ma anche per la sua attività politica, che ha spesso suscitato dibattiti e riflessioni sul rapporto tra informazione e potere. La sua morte segna la fine di un’epoca per il giornalismo italiano, lasciando un’eredità fatta di coraggio e impegno civile.

Con la sua scomparsa, l’Italia perde un testimone privilegiato del suo tempo, capace di raccontare con passione e determinazione le trasformazioni del nostro paese.

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