
Eleonora Paveri, morta a 18 anni domenica scorsa, 4 agosto, è caduta dal monopattino. Questa è l’unica cosa certa finora. Non si sa se fosse in uno stato di alterazione o se abbia avuto qualche altro problema. Cosa è davvero accaduto quella notte? Eleonora era sul monopattino con Chiara, la sua amica, l’unica testimone diretta di quel tragico incidente. Non avrebbero dovuto essere in due sul mezzo, anzitutto, e su questo è intervenuto anche il Codacons.
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Le condizioni di Chiara e le sue prime testimonianze
Chiara, anche lei molto giovane, è stata ricoverata al San Matteo, ma è stata dimessa il 6 agosto. Ora è a casa, sotto protezione. Ha parlato con gli inquirenti, ma le sue parole sono piene di incertezza: “Non so cosa sia potuto accadere”. È confusa, sconvolta, non riesce a spiegarsi come sia successa una tragedia simile. Quella sera, erano insieme sul monopattino, una scelta che si è rivelata fatale.
La città di Pavia piange la perdita di Eleonora e si interroga su come si possa evitare che tragedie simili accadano ancora. Le domande sono tante, le risposte poche. Ma una cosa è certa: la vita di una giovane è stata spezzata troppo presto, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore di chi l’amava.
Il comunicato del Codacons
Il Codacons ha subito preso posizione, puntando il dito contro la pericolosità dell’uso improprio dei monopattini elettrici. Carlo Rienzi, presidente dell’associazione, ha dichiarato che la pratica di andare in due su questi mezzi è troppo comune e altrettanto pericolosa. “È vietato trasportare altre persone sui monopattini, ma spesso si chiude un occhio. Il risultato? Incidenti che, come nel caso di Eleonora, possono essere mortali.”