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L’estate del 2024 è la più calda di sempre. Italia in emergenza: dal rischio incendi alla siccità e alla mancanza di acqua per l’agricoltura e gli animali

Pubblicato: 08/08/2024 09:32

La stagione estiva sta segnando record di temperature. Secondo l’osservatorio europeo Copernicus, è molto probabile che quest’anno si riveli il più caldo mai registrato. Luglio ha chiuso con una media globale di 16,91°C, rendendolo il secondo luglio più caldo e il secondo mese più caldo di sempre. Solo luglio 2023 ha registrato una temperatura leggermente superiore, con 16,95°C. Questo nonostante la fine di 13 mesi consecutivi di record e la conclusione del fenomeno climatico El Niño.
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Il 2024 si sta delineando come un anno eccezionalmente caldo, con effetti significativi sul clima e sull’agricoltura italiana. La Sicilia e la Puglia stanno già affrontando gravi sfide, tra ondate di calore, incendi e siccità. È fondamentale un’azione tempestiva per mitigare questi problemi e proteggere sia le persone che le risorse naturali.

Sicilia: rischio ondate di calore e incendi

In Sicilia, la Protezione Civile regionale ha emesso un avviso di allerta per incendi e ondate di calore, valido fino alla mezzanotte. A Palermo si prevede un livello di allerta arancione, con temperature percepite tra i 36 e i 37°C. Questa situazione mette a rischio la popolazione e il territorio, aumentando la probabilità di incendi che potrebbero devastare vaste aree dell’isola.

Puglia: raccolti di pomodoro in difficoltà

In Puglia, la siccità sta causando gravi problemi all’agricoltura. In provincia di Foggia, si prevede una riduzione del 40% nei raccolti di pomodoro. La situazione è critica anche per la produzione di cereali, olivi, frutta e per l’allevamento. Angelo Miano, presidente dell’associazione degli agricoltori di Capitanata, sottolinea l’urgenza di migliorare le infrastrutture idrico-irrigue. Tra le soluzioni proposte, la costruzione di una condotta di 10 chilometri. Così il presidente dell’associazione degli agricoltori di Capitanata (Foggia), Angelo Miano “La grande opera più importante è rappresentata dalla costruzione di una condotta di soli 10 chilometri per far arrivare alle piantagioni di pomodoro del foggiano una parte dei 200 milioni di metri cubi d’acqua che – annualmente – confluiscono a mare dalla diga del Liscione, in Molise”.

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