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Settebello, ricorso respinto: nessuna ripetizione. Ma non è ancora finita

Pubblicato: 08/08/2024 11:50

Italia-Ungheria di pallanuoto non è finita, o almeno non ancora. Gli azzurri, dopo il match, hanno presentato ricorso per errore tecnico, che è stato però rigettato dal jury della World Aquatics. Oggetto dello scandalo, l’espulsione di Condemi nel secondo quarto, con il conseguente gol del 3-3 annullato e rigore concesso agli ungheresi. Dopo aver convocato e ascoltato lo stesso giocatore azzurro, il vicepresidente della Fin, Giuseppe Marotta, e il direttore tecnico azzurro, Fabio Conti, il giudice ha stabilito che la partita non si rigiocherà, ma Condemi non verrà squalificato. Col paradosso che proprio quest’ultima decisione conferma la non violenza del colpo e, dunque, certifica di fatto l’errore arbitrale. Attenzione, però, perché come detto non è ancora finita. Leggi anche: “E io perché son fro*io?” Cerno asfalta la piddina: rissa a L’Aria che tira

La Federnuoto sta infatti pensando di presentare un ulteriore ricorso al Tas di Losanna. “La decisione arbitrale che ha coinvolto Condemi è scandalosa – aveva attaccato il senatore Paolo Barelli, presidente della Federnuoto -. Ha falsato una partita olimpica vista da milioni di persone che si staranno domandando come sia possibile un atto di totale incompetenza. Quello che è accaduto è inaccettabile e la componente arbitrale dovrebbe ravvedersi”.

Molto deciso era stato anche il c.t. Sandro Campagna: “Non voglio pensare alla malafede. Scientificamente è impossibile il gioco violento quando un giocatore tira – aveva spiegato -. È impossibile perché tu stai tirando, sei concentrato, compi il gesto e non puoi colpire l’avversario. È stata una decisione inaccettabile”.

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Ultimo Aggiornamento: 08/08/2024 13:17