Non c’è stato nessun superstite tra i 62 passeggeri a bordo dell’aereo di linea che si è schiantato nei pressi di San Paolo, in Brasile. Mentre le operazioni di soccorso continuano, numerosi testimoni stanno condividendo le loro esperienze con i media locali, che seguono da vicino l’evolversi della situazione. Tra questi, Adriano Assis, un passeggero che avrebbe dovuto essere a bordo al momento dell’incidente, ha raccontato di aver avuto fortuna nel perdere il volo.
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Il miracolo di Adriano
“Sono arrivato in aeroporto alle 9:40, ma non sono riuscito a imbarcarmi” ha spiegato a un giornale locale. “Ho aspettato sperando che il gate si aprisse, ma né il microfono né i tabelloni fornivano informazioni. Alle 10:40 mi è stato detto che non potevo salire perché il check-in era già chiuso. Ero davvero sconvolto e ho perfino discusso con lo staff, ma ora mi rendo conto che perdere quel volo mi ha salvato la vita.” Assis ha poi raccontato di come stava informando la sua famiglia di quanto accaduto in aeroporto quando ha appreso dell’incidente, aggiungendo di essere ancora molto scosso per quanto successo.
L’aereo, secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe schiantato contro un edificio residenziale alla periferia di San Paolo, uccidendo tutte le 62 persone a bordo. Per fortuna, nessun residente dell’edificio colpito è rimasto ferito. I vigili del fuoco e i soccorritori stanno lavorando incessantemente per recuperare i corpi dalle macerie. Nel frattempo, la Farnesina si è immediatamente attivata per verificare la presenza di cittadini italiani tra le vittime. Stando alle informazioni diffuse dai media locali, 58 passeggeri erano civili, mentre i restanti 4 facevano parte dell’equipaggio di bordo.
L’intera nazione è stata colpita da questa tragedia, con tre giorni di lutto nazionale proclamati in memoria delle vittime. La comunità brasiliana e il mondo intero seguono con apprensione le indagini e i tentativi di recupero, in attesa di ulteriori dettagli sulle cause di questo disastro.
