La pugile algerina Imane Khelif, recente vincitrice della medaglia d’oro nella categoria dei 66 kg ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, ha intrapreso una nuova battaglia fuori dal ring. Dopo aver raggiunto l’apice della carriera sportiva, Khelif ha presentato una denuncia per cyberbullismo aggravato presso la procura di Parigi, denunciando le polemiche online che l’hanno coinvolta, legate a questioni riguardanti il suo genere.
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Le parole dell’avvocato
L’avvocato di Khelif, Nabil Boudi, ha annunciato l’azione legale attraverso un comunicato, sottolineando come la pugile, appena premiata, abbia deciso di difendere non solo il suo onore, ma anche la sua dignità contro gli attacchi subiti. “Appena premiata con la medaglia d’oro, ha deciso di avviare una nuova battaglia, quella della giustizia, della dignità e dell’onore”, ha dichiarato Boudi.
La denuncia, depositata oggi, è indirizzata alla procura incaricata della lotta contro l’incitamento all’odio online. Questo segna un passo importante non solo nella carriera di Khelif, ma anche nella lotta contro il cyberbullismo, un fenomeno purtroppo in crescita, specialmente tra le personalità pubbliche.
Il riconoscimento dell’Algeria
Imane Khelif sarà inoltre la portabandiera dell’Algeria durante la cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici, un riconoscimento che evidenzia ulteriormente il suo ruolo di simbolo nazionale. Al suo fianco, come portabandiera maschile, ci sarà Djamel Sedjati, mezzofondista e medaglia di bronzo in questa edizione dei giochi.