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Julia, uccisa a 33 anni da un colpo di fucile in fronte: arrestato il compagno. La figlia minorenne era in casa

Pubblicato: 11/08/2024 12:00

Il compagno di Yuleisi Ana Manyoma Casanova, la giovane sudamericana di 33 anni uccisa da un colpo di fucile al volto, è stato formalmente indagato per omicidio doloso aggravato. La notizia è stata diffusa dal procuratore capo di Siena, Andrea Boni, che ha sottolineato come la decisione sia stata presa per garantire all’indagato una idonea difesa, nonostante il 26enne colombiano abbia negato con forza l’intenzionalità dell’accaduto, sostenendo che il colpo sia partito accidentalmente. La morte di “Giulia” sarebbe avvenuta sotto gli occhi della figlia minorenne.
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L’uomo è stato arrestato e ora si trova detenuto nel carcere di Santo Spirito. L’omicidio è avvenuto sabato, quando Yuleisi Ana è stata colpita mortalmente da un colpo di fucile calibro 16 caricato a pallini. Al momento dello sparo, l’arma era nelle mani del compagno della vittima e i due si trovavano nella loro camera da letto, in una casa situata in via del Villino, mentre altre persone erano presenti nell’abitazione. Il procuratore Boni ha precisato che il fucile era detenuto illegalmente, motivo per cui il giovane è stato arrestato quasi in flagranza di reato. Nelle prossime ore, si attende la richiesta di convalida dell’arresto da parte del GIP.

Julia morta quando la figlia era in casa

Yuleisi Ana, conosciuta come “Giulia”, lavorava come cuoca in un ristorante del centro di Siena e viveva col compagno e la figlia in una casa vicino al centro storico.

Il fatto è avvenuto nella loro camera da letto, mentre la figlia minorenne e altre tre persone erano presenti. Si cerca di chiarire se la piccola o altre persone fossero presenti nella stanza in quel momento. Nonostante l’allarme lanciato dai presenti, i tentativi di rianimazione sono stati inutili.

Il compagno: “Colpo accidentale”

Durante l’interrogatorio, il compagno ha dichiarato che il colpo è partito accidentalmente, ma gli inquirenti non sembrano convinti e lo hanno iscritto nel registro degli indagati. Sono in corso ulteriori accertamenti, come l’autopsia e l’analisi dell’arma sequestrata, per chiarire le circostanze dell’accaduto. Restano molte domande senza risposta, tra cui il possibile movente e le circostanze che hanno portato l’arma in casa.

Le altre accuse

Oltre all’accusa di omicidio doloso, l’uomo è indagato anche per maltrattamenti in famiglia, detenzione abusiva di munizioni e di sostanze stupefacenti di tipo leggero. Queste accuse sono emerse durante le indagini condotte dalla polizia giudiziaria, che hanno incluso la perquisizione dell’abitazione condivisa dalla coppia.

Le indagini, protrattesi per tutta la notte, sono ancora in corso, con particolare attenzione rivolta a chiarire la dinamica dello sparo che ha causato la morte della giovane donna.

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Ultimo Aggiornamento: 12/08/2024 14:03