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Escursionista precipita e muore sul Gran Sasso: le ipotesi del Soccorso alpino

Pubblicato: 12/08/2024 20:07

Un gruppo di tre escursionisti stava affrontando un sentiero che porta al Pizzo Cefalone, una vetta di 2533 metri nel massiccio del Gran Sasso, quando uno di loro è tragicamente scivolato. Nonostante i tentativi disperati di trovare un appiglio, l’uomo è precipitato nel vuoto. Questa è la ricostruzione più probabile di quanto accaduto oggi sulla montagna abruzzese; inizialmente, si era ipotizzato che l’incidente fosse avvenuto su una parete rocciosa.
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La caduta è stata fatale per l’escursionista, un 56enne residente a Pescara, che ha riportato traumi troppo gravi per lasciargli scampo. Sul posto è intervenuto l’Elisoccorso regionale, con a bordo un medico anestesista rianimatore, affiancato a terra da un Tecnico di Elisoccorso del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo (Cnsas). Purtroppo, una volta raggiunto il luogo dell’incidente, il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo.

Il recupero della salma è avvenuto nel pomeriggio, mentre i due compagni dell’escursionista deceduto sono stati riportati sani e salvi a Campo Imperatore. Sebbene non abbiano riportato lesioni fisiche, sono in evidente stato di shock per l’accaduto.

La Procura della Repubblica dell’Aquila, che ha giurisdizione sull’area, ha disposto una ricognizione cadaverica per chiarire ulteriormente le cause del decesso. Al momento, si attende una decisione sull’eventuale necessità di procedere con un’autopsia. Questo tragico evento ha lasciato un segno profondo nei compagni di escursione e nella comunità locale, sottolineando ancora una volta i pericoli inerenti alle attività in montagna.

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