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Mosca: “Il conflitto è tra Russia e Occidente. Il raid ucraino è terrorismo nucleare”.

Pubblicato: 12/08/2024 15:00

Peggiora ulteriormente la tensione intorno alla guerra fra Russia e Ucraina. Come alcuni analisti avevano previsto, Mosca ha alzato il tiro in conseguenza agli attacchi sul suo territorio e in particolare sul raid che ha coinvolto la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Il Ministro della Difesa russo, Andrei Belousov, ha rilasciato una dichiarazione che potrebbe portare il conflitto su un altro piano. “La guerra che la Russia sta conducendo”, ha affermato, “non è contro l’Ucraina, ma contro l’Occidente collettivo guidato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati”. Belousov sostiene che la situazione, in via di rapido inasprimento stando agli eventi delle ultime ore, è dovuta al “desiderio degli Stati Uniti e dei loro alleati di mantenere il loro dominio e di impedire la costruzione di un nuovo ordine mondiale multipolare ed egualitario: questo conflitto tocca gli interessi di ciascun Paese”.

Un altro aspetto preoccupante, che potrebbe portare a un’escalation nell’uso di armi di distruzione di massa da parte sovietica, viene dal raid che, secondo Mosca, gli ucraini avrebbero compiuto contro la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Che è stato definito senza mezzi termini come “un atto di terrorismo nucleare“. Anche se le autorità di Kiev negano di esserne responsabili, accusando la Russia di avere organizzato tutto per poi far ricadere la colpa sugli ucraini. Nel frattempo, un’ispezione dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) ha rassicurato su eventuali rischi: “In seguito alle molteplici esplosioni si è levata una colonna di fumo”, recita un comunicato. “Ma non sono stati segnalati impatti per la sicurezza nucleare“. Nonostante questo, proprio quando sembrava possibile avviare un tavolo per la pace, la guerra in Ucraina è entrata in una nuova fase che minaccia di evolvere in un nuovo e ancora più diretto scontro fra Putin e l’Alleanza Atlantica. Con la Cina sullo sfondo.

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