Non bastavano per il povero Gianmarco Tamberi la delusione patita per le coliche renali che gli hanno impedito di essere competitivo alle Olimpiadi di salto in alto, e nemmeno le tante critiche ricevute dai soliti leoni da tastiera per il suo fisico asciutto. Per qualcuno l’atleta “se l’è andata a cercare” perché avrebbe adottato una dieta drastica e sarebbe dimagrito troppo. Il nostro campione aveva ribattuto alle critiche rispondendo con una storia Instagram. “Giusto per dare qualche informazione in più a chi scrive senza informarsi”, ha scritto Tamberi, “è l’aumento di peso che porta a un maggiore rischio di coliche renali, non la perdita di peso”. Non l’avesse mai fatto… subito è arrivata la replica – sempre via Instagram – di Matteo Bassetti, l’infettivologo noto anche per le sue ospitate televisive in tempo di pandemia.
“Ho tifato come tutti gli italiani per Tamberi e mi spiace per i problemi fisici che hanno compromesso la sua Olimpiade”, ha precisato Bassetti. “Tuttavia, quando un atleta si improvvisa medico, dicendo che è solo l’obesità che può causare calcoli ai reni, invade un campo non suo, dicendo oltretutto cose inesatte. Una perdita rapida di peso può favorire i calcoli renali”. Per poi specificare che “la perdita di peso implica anche una perdita d’acqua e può determinare maggior rischio di calcolosi renale, per la minore possibilità di eliminare le scorie che determinano la comparsa dei calcoli stessi. Per alzare l’asticella della comunicazione medico scientifica occorre competenza e studio. Continuerò a tifare e a emozionarmi per il Tamberi atleta”.