Vai al contenuto

Germania, il sovranismo di sinistra è realtà. Il partito socialista anti-sistema tocca il 19% all’Est e rompe con la “sinistra neoliberale”

Pubblicato: 13/08/2024 13:21

Lei si chiama Sahra Wagenknecht, proviene dalla sinistra radicale di Die Linke e qualche tempo fa, stanca della sottomissione di gran parte della sinistra ai diktat di stampo liberista dell’Unione Europea, ha fondato una propria formazione: Bundnis Sahra Wagenknet – Ragione e Giustizia. Si tratta a tutti gli effetti di una proposta nuova e dirompente nel panorama politico, tedesco e non solo. Perché Sahra si ispira a un socialismo di stampo internazionalista che crede nella Sovranità delle Nazioni e del popolo e si oppone alla globalizzazione forzata voluta dal turbocapitalismo. E, soprattutto, rompe con una sinistra in cui da tempo non si riconosce più. Non a caso, la Wagenknecht su questa rottura aveva incentrato il suo saggio “Contro la sinistra neoliberale“, edito in Italia da Fazi. Nel libro la politica tedesca sostiene in pratica che la sinistra ha abdicato al suo compito, non è più dalla parte dei lavoratori e non difende lavoro e salari, ma è diventata, come riporta Diego Fusaro sul Giornale d’Italia, “la semplice guardia arcobaleno della globalizzazione neoliberale”.

La clamorosa crescita di Ragione e Giustizia, che secondo gli ultimi sondaggi avrebbe raggiunto il 19% dei consensi nell’ex Germania Est, risulta particolarmente significativa, se si pensa che nelle stesse Regioni i sovranisti di estrema destra di AfD possono contare su un altrettanto clamoroso 25%. Siccome Sahra non propone un superamento della dicotomia fra destra e sinistra, ma una sorta di nuovo sovranismo di sinistra radicale, si assiste a un accerchiamento del mainstream europeista e globalista su due lati. Secondo Fusaro, la politica tedesca si porta dietro “alcuni presupposti ideologici che a nostro giudizio sono superati e ormai insostenibili. Ma insieme a essi anche proposte apprezzabili che mettono al centro la difesa del lavoro contro il capitale, la difesa della sovranità democratica nazionale in chiave democratica e socialista contro i processi di sovranazionalizzazione neoliberale”. Non a caso, molti giornali mainstream si sono schierati contro il progetto della Wagenknecht, attaccandola molto duramente. Una forza che da sinistra si propone come avversaria della “sinistra neoliberale”, in effetti, rappresenta una novità con un potenziale dirompente. Perché romperebbe lo schema per cui il sovranismo può essere solo di destra. E potrebbe raccogliere il consenso di chi, nell’area socialista-democratica, non apprezza le destre estreme ma non accetta più di seguire una sinistra che, secondo l’opinione di molti, ha tradito i suoi valori tradizionali.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure